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Gregoretti, nel processo a Salvini entrano le “carte” del caso Open Arms

Di Redazione |

Tutta la documentazione presente nel fascicolo del Gup di Palermo per la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il ritardo nello sbarco della Open Arms entrerà a parte del procedimento in corso per il caso Gregoretti davanti al Gup di Catania.

Lo ha deciso il Gup Nunzio Sarpietro che ha accolto la richiesta dei legali delle parti civili, Accoglirete, Arci e Legambiente rappresentate dagli avvocati Daniela Ciancimino, Corrado Giuliano e Antonio Feroleto. I penalisti, nella richiesta, sottolineano che dell’episodio «hanno ampiamente riferito i testi ex ministri Danilo Toninelli ed Elisabetta Trenta, sentiti alla scorsa udienza» e che «il fascicolo contiene, tra gli altri documenti, ampia corrispondenza scambiata tra l’odierno imputato e il Presidente del Consiglio ed altre comunicazioni inviate a vari soggetti e Autorità».

Nell’ordinanza, emessa oggi, il Gup Sarpietro, accogliendo la richiesta dell’avvocato Giulia Bongiorno, che difende Salvini, ha anche disposto l’acquisizione dell’evento Sar avvenuto tra il 13 e il 16 luglio del 2018, con sbarco a Pozzallo, comprese le interlocuzioni tra i ministeri italiani, tra ministeri e Presidenza del consiglio dei ministri e ministeri italiani e gli uffici esteri o eurounitari. Su tutti gli eventi Sar agli atti del procedimento il Gup ha disposto l’acquisizione di tutte «le interlocuzioni e comunicazioni intercorse» tra ministri, presidenza del consiglio, Stati esteri e organismi europei “prima degli sbarchi e in pendenza della procedura finalizzata alla redistribuzione dei migranti». Disposta anche l’acquisizione della «documentazione attinente le attività svolte in sede europea dalla Presidenza del consiglio dei ministri e del ministero degli Esteri sulla redistribuzione dei migranti» per gli eventi Sar trattati dal procedimento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA