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Cronaca

Esami di avvocato “ostaggio” dell’emergenza Covid

Di Redazione |

NAPOLI La necessità «di individuare quanto prima una soluzione alternativa per lo svolgimento della sessione 2020 degli esami di abilitazione all’esercizio della professione forense» viene sottolineata, ancora una volta, dall’Unione Praticanti Avvocati, presieduta da Claudia Majolo, secondo il quale «la proroga dello stato di emergenza fino al 30 aprile 2021 rende di fatto poco plausibile (rectius: impossibile) che possano regolarmente tenersi le tre prove scritte il 13, 14 e 15 aprile».

«Per questa ragione – continua l’Upa – salutiamo con enorme favore la dichiarazione rilasciata in data odierna dall’Ordine degli Avvocati di Milano concernente la possibilità, in via eccezionale, di procedere con un orale rafforzato che contempli l’obbligatorietà delle materie oggetto delle prove scritte».

«Allo stesso modo, – dice ancora Majolo – analoga soddisfazione si deve esprimere nei confronti della proposta di A.I.G.A, vale a dire lo svolgimento di 1 sola prova scritta (l’atto giudiziario) e di 1 prova orale. Secondo l’Upa, infatti, «entrambe le soluzioni consentirebbero, pur salvaguardando la serietà circa le modalità di accesso alla professione, la conclusione della sessione 2020 entro la fine del 2021, evitando così problemi di sovrapposizioni con la sessione 2021 e non prolungando eccessivamente i tempi di attesa per oltre 25 mila praticanti (ad oggi esclusi da qualsivoglia sostegno)».

Inoltre, le due soluzioni proposte, continua la nota, «sono state già recepite anche da parte di Upa che nei giorni scorsi ha organizzato una riunione per avviare un dialogo sul tema con i Consigli degli Ordini degli Avvocati di Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catanzaro, Genova, Milano, Napoli, Palermo e Roma. Oggi, udite tutte le opinioni, abbiamo inviato ai Presidenti dei suddetti Consiglio degli Ordini degli Avvocati (COA), una proposta alternativa che, di fatto, recepisce esattamente le indicazioni espresse in data odierna dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Milano e da A.I.G.A. Proposta a cui si spera che i C.O.A. interpellati daranno il loro sostegno, sottoscrivendola».

«L’obiettivo di Upa – conclude il comunicato – è garantire a migliaia di praticanti avvocati di avere, in relazione alla sessione 2020, il diritto ad un esame di abilitazione serio, alternativo a quello attuale, che possa concludersi entro quest’anno e senza sovrapporsi con la sessione 2021. Niente di più e niente di meno rispetto a quanto previsto per tutte le altre categorie professionali, le cui misure emergenziali sono state prorogate anche per il 2021 ad opera del Decreto Mille Proroghe». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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