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Il mandante del delitto Livatino che era tornato in auge tra i clan

Di Redazione |

Antonio Gallea, ritenuto il mandante dell’omicidio del giudice Rosario Livatino avvenuto il 21 settembre del 1990, è tra i 23 sottoposti a fermo questa mattina nell’operazione antimafia “Xydi”. Gallea, che dopo 25 anni in carcere aveva ottenuto nel 2015 la semilibertà, è considerato tra i boss a capo della Stidda agrigentina assieme a Santo Gioacchno Rinallo. “Oltre al generalizzato controllo della criminalità comune, estremamente significative sono le infiltrazioni di cosa nostra e della stidda nelle attività economiche – scrivono i carabinieri del Ros -. Al riguardo, grande rilievo assume il controllo e lo sfruttamento del lucrosissimo settore commerciale delle transazioni per la vendita di uva e di altri prodotti ortofrutticoli della provincia di Agrigento che, oltre a garantire rilevantissime entrate nelle casse delle organizzazioni, permetteva loro di consolidare il già rilevante controllo del territorio”.

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