Il 12 luglio 2019 la Corte d’Appello di Messina ha pronunciato sentenza di assoluzione, con la formula “perché il fatto non sussiste”, nei confronti di Pietro e Vincenzo Franza imputati, nelle rispettive qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato del FC Messina, nonché nei confronti di Francesco Cambria, a sua volta imputato, nella sua qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della CO.FI.MER. e componente del CdA dell’FC Messina, di varie ipotesi di bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento della predetta società calcistica.

In particolare, dopo aver ottenuto, in primo grado, l’assoluzione per cinque ipotesi di reato, la Corte d’Appello messinese ha accolto la tesi degli avvocati Isabella Barone, Giovanni Cambria, Alberto Gullino e Giorgio Perroni e ha annullato la sentenza di condanna nei confronti degli imputati anche per i restanti quattro addebiti di bancarotta fraudolenta, mettendo, così, fine una volta per tutte alla vicenda.

La sentenza, non impugnata, è divenuta definitiva in data 16 ottobre 2020.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA