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Catania, il “parcheggio maledetto” torna nella legalità

Di Mario Barresi |

CATANIA Michele Saraceno non riesce a trattenere le lacrime. Liberatorie. «Ormai non ci speravo più. Ero convinto che sarei morto, prima che arrivasse questo giorno». Il parcheggio maledetto è lì. Sgombro di auto sembra ancora più grande. Ma è lo stesso di sempre. Dei vecchi campetti “Internazionale” restano le tracce, vandalizzate, delle strisce di gioco. Eppure, ormai, per tutti i catanesi quello è da 13 anni il parcheggio privato accanto all’ospedale Garibaldi di Nesima. Un’area di 11.700 metri quadri di fatto usurpata al legittimo proprietario (oggi ottantunenne), con una firma dichiarata falsa, perché ricalcata da un vecchio contratto, con un’infinita telenovela scandita dalla lentezza della giustizia, dalla bravura dei furbi nello sfruttare i codicilli e dalla pavidità (che talvolta fa rima con complicità) di istituzioni e pubblici ufficiali.

Ma tutto è bene ciò che finisce bene. E stavolta non è una frase fatta, perché il rilascio del bene – occupato da una fantomatica società che aveva rilevato il vecchio contratto, falso secondo una sentenza del tribunale di Catania, con un nuovo accordo con un’altra firma disconosciuta da Saraceno – era tutt’altro che scontato. E invece è stato sottoscritto un verbale di consegna, nel quale il titolare della ditta che gestiva il parcheggio fino a due giorni fa ammette che il terreno «è detenuto senza alcun titolo». Per l’avvocato Emanuele Passanisi, che assieme a Bruno Fiorito assiste il proprietario, si tratta di «un rilascio senza alcuna condizione». Nel verbale, infatti, si precisa che non si «sottintende alcun accordo transattivo, ma manifesta esplicitamente l’esclusivo diritto di possesso e godimento del proprietario, senza alcuna possibilità di rivendicazione da parte di terzi».

Il socio unico della società che fino a qualche giorno fa deteneva il parcheggio s’è presentato, accompagnato dal suo legale, manifestando a Saraceno l’intenzione di restituirgli il bene. E questa improvvisa “conversione”, magari, si deve anche alla campagna lanciata dal nostro giornale, che ha raccontato la scandalosa telenovela del “parcheggio maledetto” nel sostanziale silenzio di una città che sembra essersi girata dall’altro lato. La vicenda, però, oltre che la curiosità delle Iene, in questi giorni a Catania, ha attratto l’attenzione di magistratura e forze dell’ordine, già al lavoro su molti aspetti oscuri e collegamenti opachi. La storia, da tanti punti di vista, non finisce qui.

E adesso che succede? Il parcheggio è rimasto chiuso (con le comprensibili conseguenze sul traffico nei pressi dell’ospedale), ma Saraceno, in attesa di valutare delle offerte per la vendita di un terreno di oltre 20mila metri quadrati, ha fatto richiesta di Scia al Comune di Catania. Lo gestirà, «con persone di mia fiducia» (e speriamo senza mettere alcun “autografo” manco su un fazzolettino di carta) per qualche tempo. Forse già da oggi. Con un’idea che gli frulla per la testa: «Questa, nonostante le tante assurdità subite, alla fine è stata una vittoria della legalità, che voglio condividere con la città. Nei primi giorni il parcheggio sarà aperto gratis, per fare una specie di festa».

Buona fortuna. Di cuore.

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