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Denise, l’ex procuratore Di Pisa: «I sopralluoghi nel garage? Attività ad uso mediatico»

Di Elvira Terranova |

«Per me è un’attività mediatica ad uso esclusivamente mediatico. In realtà non penso che ispezioni come quella di ieri possano approdare a qualcosa, dopo quasi venti anni». A parlare con l’Adnkronos è Alberto Di Pisa, l’ex Procuratore di Marsala che per un periodo coordinò l’inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone.

Il magistrato, commentando l’ispezione avvenuta ieri pomeriggio nella palazzina in cui abitò per molti anni Anna Corona, la madre della sorellastra di Denise, si dice convinto che «dopo tutti questi anni non sono elementi rilevanti». «Se qualcuno sa qualcosa di importante o dà delle indicazioni allora ha un senso riaprire le indagini – spiega ancora Alberto Di Pisa – ma se la situazione è quella di allora, anche il volere accertare eventi dolosi non ha senso perché parliamo di reati nel frattempo prescritti. Sono indagini che non portano a nulla». Poi , però aggiunge: «Forse i magistrati sono a conoscenza di qualcosa di particolare, ma guardando le cose che ho visto in tv in questi giorni, obiettivamente non portano nulla».

Poi, parlando dell’intervista rilasciata oggi all’Adnkronos dalla ex pm Maria Angioni, che coordinò l’inchiesta dall’ottobre 2004 al luglio 2005, e che parla di “terreno minato” e di “tante stranezze” che sarebbero avvenute in quel periodo, Di Pisa replica a distanza: «Lei era lì, se sapeva che c’era questa situazione di queste anomalie perché non interveniva? Perché non faceva delle indagini su queste “stranezze”? Perché non ha perseguito chi ostacolava le indagini? E’ un interrogativo che mi pongo”.

«Io sono andato nel 2008 e dopo qualche mese fu rinviata a giudizio Jessica Pulizzi», spiega ancora il magistrato, oggi in pensione. Pulizzi è la figlia di Piero Pulizzi, il padre naturale di Denise Pipitone. La ragazza era finita sotto processo per sequestro di minori ma fu assolta da tutto nei tre gradi di giudizio. Poi, Alberto Di Pisa ricorda un altro fatto: «Quando arrivai io scoprii che non era mai stata fatta una perizia grafica sul registro dell’albergo in cui lavorava Anna Corona» la madre di Jessica Pulizzi.

«La feci fare io, ebbene la perizia grafica fece emergere che la firma non era della Corona ma di una collega. Perché Anna Corona era uscita a mezzogiorno, prima del previsto, dopo una telefonata della figlia Jessica. Si allontanò dall’albergo in cui lavorava e fece firmare l’amica». Secondo Di Pisa «quella perizia sulla calligrafia poteva essere fatta prima», «Non ci voleva molto – dice – emerse così solo dopo anni che la Corona non firmò sul registro al lavoro perché era andata via prima». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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