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Motocross nella grotta che ospita i pipistrelli: un caso che fa “rumore”

Di Giuseppe Sperlinga |

La domanda alla quale qualcuno ora dovrà dare una risposta convincente è: da quando il motocross si svolge pure all’interno delle cavità naturali dislocate sui quattro versanti e a tutte le quote del nostro vulcano? Ci risulta che qualcuno ha interpellato il presidente del Parco dell’Etna, il quale ha fatto sapere che quel territorio dove si sono dati appuntamento i motocrossisti, che non partecipavano ad alcuna manifestazione autorizzata, non rientra nell’ambito dei confini del parco. La vigilanza, allora, spetta al Comune di competenza, in questo caso Belpasso. Viene effettuata? Possibile che nessuno abbia sentito il ronzio delle moto che proveniva da non molto lontano dal centro abitato di Borrello e a poca distanza da un luogo di culto dove regnano il silenzio e la preghiera?

L’episodio della grotta Taddariti 2 offre lo spunto per una riflessione su ciò che riguarda la tutela, valorizzazione e fruizione delle “sciare” incolte e delle grotte vulcaniche disseminate nell’area metropolitana catanese. Non sono mai mancate le idee, non c’è stata finora la volontà politica di prendere in considerazione la proposta d’istituzione del “Parco vulcanospeleologico metropolitano” presentata da due studiosi nel Forum “La tutela dell’ambiente nel territorio catanese: stato, problemi, prospettive”, svoltosi il 22 maggio del 2004 all’Università di Catania. È, questa, l’unica strada percorribile se si vuole salvare questo importante patrimonio naturale formato dagli ultimi lembi sciarosi delle innumerevoli colate laviche e dalle grotte vulcaniche che in esse si aprono, all’interno delle quali vive una fauna peculiare e spesso custodiscono veri e propri “tesori” per gli archeologi, un patrimonio culturale e scientifico unico in tutta l’Europa continentale che appartiene all’intera collettività e che va adeguatamente protetto e, ove possibile, reso fruibile da tutti.

Occorre informare i cittadini dell’esistenza di questo patrimonio, della sua natura straordinaria, farlo vedere a tutti, farlo apprezzare soprattutto ai giovani, soprattutto a quelli che scorrazzano sulle due ruote da cross.

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