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Sbarchi diventano nuovo terreno di scontro, a Lampedusa in 2.000

Di Redazione |

«I numeri sono davvero allarmanti, quanto accaduto non succedeva da tanto. Abbiamo sbarchi triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Occorre che l’Europa prenda atto di quanto ampio e drammatico sia questo problema, che non può essere affidato soltanto all’Italia e in particolare alla Sicilia. Non è possibile che questa Europa che sul fronte del Covid ha dimostrato attenzione, poi su un problema così grave continui a girarsi dall’altra parte».

Lo ha detto il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, in collegamento su TgCom 24 sul tema degli sbarchi dei migranti a Lampedusa: «E’ una tragedia annunciata, abbiamo detto spesso che il problema va affrontato nei mesi invernali – sottolinea il governatore siciliano – non quando iniziano i viaggi della speranza a opera di criminali nei mesi più caldi. A questo proposito – aggiunge Musumeci – ho chiesto e ottenuto un incontro con il ministro Lamorgese insieme al sindaco di Lampedusa».

Del resto a Lampedusa sono stati due giorni duri. Il bilancio degli arrivi, che conta già oltre 2 mila migranti, si aggiorna in continuazione. E l’hotspot dell’isola – nonostante i continui trasferimenti con il traghetto di linea per Porto Empedocle o sulle navi quarantena – è ormai al collasso. Durante la notte, circa 700 persone sono rimaste all’addiaccio sul molo Favarolo per mancanza di posti all’interno della struttura. Intanto, al largo della Libia, si consumava l’ennesima tragedia: un’imbarcazione si è capovolta e cinque persone, fra cui un bambino, sono annegate. Da gennaio, sono 500 i profughi che hanno perso la vita nel Mediterraneo, mentre nel 2020 furono 150. Dopo i 16 sbarchi con circa 1500 migranti che si sono registrati nella giornata di domenica, la notte scorsa sono approdati sull’isola altri quattro barconi, per un totale di 635 profughi. Nella tarda mattinata se ne sono aggiunti altri 97, fra cui 4 donne e 2 bambini. Poi le condizioni del mare sono peggiorate e all’orizzonte non sono state avvistate altre imbarcazioni. Sul molo Favaloro sono rimasti in attesa circa 700 migranti, mentre all’hotspot, a metà mattinata, c’erano altre mille persone a fronte di una capienza massima di 250 posti. All’alba in 300 erano già stati trasferiti da contrada Imbriacola, dove si trova il Centro di accoglienza, a Cala Pisana dove è riuscita ad ancorare la nave quarantena Allegra. Altri 200 migranti, poco dopo, sono stati invece caricati sul traghetto di linea Sansovino diretto a Porto Empedocle. Dopo queste partenze 500 dei circa 700 migranti che avevano trascorso la notte sul molo Favarolo sono stati portati all’hotspot che si è nuovamente riempito. La struttura di prima accoglienza, dove sono in corso i lavori del secondo padiglione, ha una capienza di 250 posti che possono arrivare in condizioni di emergenza fino a 1.500. Di più non è proprio possibile. Così sulla banchina del porto sono rimaste circa 200 persone. La priorità d’ingresso all’hotspot – spiegano dalla Prefettura di Agrigento – è stata data ai soggetti vulnerabili, alle donne e ai bambini. Nel pomeriggio, i vigili del fuoco hanno montato sul molo Favaloro una tenda per fare in modo che i migranti si riparino sia dal sole che dall’umidità della notte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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