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Ustica Lines, Regione non paga il servizio

Ustica Lines, Regione non paga il servizio «Stop ai collegamenti con le isole minori»

Traghetti fermi dal 7 maggio, a rischio 400 posti di lavoro

Di Redazione |

Ustica Lines annuncia la sospensione dei collegamenti con le isole minori a partire dal 7 maggio, con l’avvio delle procedure di licenziamento dei 400 lavoratori. La società ha accusato la Regione: «Dopo avere versato solo il 50% di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno dalla società, la Regione siciliana non ha ancora fornito indicazioni sul pagamento del saldo né alcuna certezza in ordine all’erogazione di quanto dovuto qualora si continuassero ad effettuare i collegamenti». «La Ustica Lines – si legge in un comunicato della società – dopo avere assicurato per oltre vent’anni i collegamenti con le Isole minori siciliane e l’occupazione di oltre 400 persone, è costretta, per volontà della Regione Siciliana, a sospendere i collegamenti dal prossimo giovedì 7 maggio, e ad avviare le procedure di licenziamento per i propri lavoratori. La Regione infatti, dopo aver (recentemente) pagato solo il 50% di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno, non ha ancora fornito indicazioni sul pagamento del saldo né alcuna certezza in ordine all’erogazione di quanto dovuto qualora si continuassero ad effettuare i collegamenti. A distanza di 25 giorni, la Regione non ha dato alcun seguito all’incontro svoltosi in Prefettura a Messina in cui si era raggiunta un’intesa per garantire i servizi in emergenza e temporaneamente, grazie solo al senso di responsabilità dell’Ustica Lines. La Regione, infatti – si legge sempre nella nota della società -, prosegue nel proprio intollerabile contegno che si concretizza in meri continui, ingiustificati e misteriosi rinvii trincerandosi dietro l’opportunità di effettuare non meglio precisate valutazioni. In tale incredibile situazione (che dovrebbe far riflettere tutti i fornitori della Regione l’Ustica Lines, che finora ha garantito il servizio esponendosi con il sistema bancario, non può più proseguire né d’altra parte, in tale contesto, può fare ulteriore ricorso al credito. Abbiamo finora fornito tutta la disponibilità ed offerto tutta la collaborazione per scongiurare l’interruzione dei collegamenti e per evitare il licenziamento dei propri dipendenti, ma dinanzi al disinteresse della Regione, la società non riesce ad intravedere alternative alla strada tracciata dalla Regione stessa, senza dubbio drammatica per i danni enormi che determinerà alle Isole minori ed a centinaia di famiglie che rischiano di perdere il posto di lavoro». La società di navigazione Ustica lines, che in Sicilia collega – fra l’altro – le Egadi e le Eolie con Trapani e Milazzo «All’inizio della stagione turistica – dice Federmar – non ci si può permettere la sospensione del servizio neanche per un’ora. Negli incontri avuti con l’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo, alla presenza del consulente Nadia Luciano, sembrava fossero stati raggiunti importanti risultati (un congruo anticipo sulle spettanze dovute alla società, apertura a un confronto sui calcoli del costo del servizio). Ma ogni sforzo è stato reso inutile dall’immobilità della Regione». Federmar domani chiederà di essere ricevuto dall’assessore ai Trasporti e dal presidente della Regione. Circa un mese fa fa la Ustica lines annunciò l’intenzione di sospendere i collegamenti (poi non attuata) a partire dal 13 aprile perché la Regione non aveva provveduto a pagare la somma dovuta alla compagnia che si era aggiudicata la gara pubblica non ritenuta valida dalla Regione, disposta a versare la cifra come “acconto a titolo di indennità” per il lavoro svolto fino a quel momento e non come corrispettivo previsto dal contratto.

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