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Voli straordinari per la Sicilia ma è polemica sui rincari

Voli straordinari per la Sicilia ma è polemica sui rincari

Anche oggi tante cancellazioni delle tratte con l’Isola per fare spazio, dopo i disagi al Terminal 3, agli aerei internazionali e intercontinentali. Ma un in Catania–Roma arriva costare fino a 434 euro

Di Redazione |

PALERMO – Alitalia ha previsto due voli a tarda notte da Roma a Catania e ritorno e due da Roma a Palermo e ritorno per garantire i collegamenti con la Sicilia. La decisione è stata presa alla luce delle cancellazioni del pomeriggio dei voli per fare spazio, dopo i disagi seguiti all’incendio del Terminal 3, agli aerei internazionali e intercontinentali. I voli sono da Fiumicino a Catania delle 23.30 con arrivo a 00.20 e 3.45 con arrivo alle 5.05. I ritorni sono previsti da Catania alle 1.40 e arrivo alle 3 e alle 5.55 con arrivo alle 7.15. Per Palermo si parte alle 23.40 con arrivo alle 00.55 e alle 3.50 con arrivo alle 5.05. Dal Falcone Borsellino alla volta di Roma si parte all’1.45 con arrivo alle 2.55 e alle 5.55 con arrivo alle 7.05. I collegamenti straordinari dovrebbero andare avanti per una settimana il tempo di consentire l’operatività dello scalo romano dopo l’incendio che ha distrutto parte del Terminal 3.   Montano però intanto le polemiche sulle presunte speculazioni della compagnie aeree in questi giorni di emergenza a Fiumicino. «Le compagnie aeree continuano a mantenere ad un livello inaccettabile, fuori da ogni logica, i costi del biglietto aereo da Roma per Catania, e viceversa. Siamo di fronte ad un’azione di che pesa in modo insopportabile sulle spalle dei catanesi e dei siciliani in generale» ha detto il sindaco del capoluogo etneo, Enzo Bianco. «Basta fare un controllo attraverso i motori di ricerca specializzati – aggiunge Bianco – per apprendere che i primi quattro voli da lunedì da Catania per Roma costano da 204 a 434 euro; mentre gli stessi voli da Cagliari per Roma costano da 58 a 82 euro. Martedì la situazione peggiora ulteriormente». «Ho già parlato con il presidente dell’Enac Vito Riggio – sottolinea il sindaco di Catania – affinché si faccia chiarezza sugli aumenti, giunti perfino a 600 euro nel giorno dell’emergenza a Fiumicino. Lunedì formalizzerò l’esposto. Ma adesso occorre un intervento strutturale importante: non possiamo continuare a pagare prezzi così alti per i nostri spostamenti aerei. Ho chiesto quindi all’Enac – conclude Bianco – un incontro per affrontare e risolvere il problema in modo che il costo del biglietto venga abbassato e portato a livelli accettabili da parte di tutte le compagnie».   «Come la Fiat con Termini Imerse, Alitalia non smentisce il cliché delle aziende–stato che mortificano la Sicilia» ha invece dichiaratp il presidente della Commissione Antimafia dell’Ars, Nello Musumeci. «Quanto sta accadendo in queste ore con la cancellazione di decine di voli – ha aggiunto Musumeci – lascia interdetti. Come non ci si rende conto della insularità della Sicilia, che avrebbe meritato maggiori attenzioni nella ridefinizione del piano di volo? Siamo all’assurdo – conclude il presidente dell’Antimafia regionale – le compagnie low–cost atterrano e il principale vettore di Stato ha duplicato l’effetto del crollo della Palermo–Catania: divisi in Sicilia e separati dall’Italia».

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