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Catania, Tondo Gioeni: al via una nuova settimana di passione

Catania, Tondo Gioeni: al via una nuova settimana di passione

A quasi due anni dall’abbattimento del cavalcavia, la situazione del traffico è sempre più caotica. E il sottopasso, univa vera soluzione al “nodo”, è finito nel dimenticatoio GUARDA IL VIDEO

Di Damiano Scala |

CATANIA – Sono passate da poco le 9 di mattina ma sembra di essere in pieno orario da “bollino rosso”. Per chi proviene da Nesima la lunga coda comincia già dalla rotonda nei pressi di via San Nullo. Una colonna di macchine, furgoni e camion che procedono a passo d’uomo tra gli scooter che fanno lo slalom per evitare la coda. Dall’altra parte della circonvallazione, invece, la corsia è quasi completamente sgombra. Qualche automobilista in fila scende dall’auto e al camionista che sta davanti chiede il motivo di questa ennesima “paralisi”. Incidente? Controlli della polizia municipale? Semaforo rosso? Niente di tutto questo. “Solo” una giornata come tante altre nella zona del Tondo Gioeni.  

Qui, tra clacson impazziti e automobilisti per forza di cose con i nervi a fior di pelle, la mobilità porta ogni giorno un fiume di proteste e lamentele. «La vecchia viabilità non esiste più. Un dato ormai appurato che i pendolari devono accettare», afferma il presidente della commissione Mobilità Carmelo Sofia. «Rassegnarsi alle lunghe code e al flusso veicolare che va in tilt? Assolutamente no. Anzi, siamo disposti ad ascoltare le esigenze dei cittadini e dei commercianti per eliminare disagi e problemi. La parola d’ordine, quindi, è voltare pagina e preparare il campo ad una serie di interventi a breve e medio periodo per eliminare, o almeno limitare al minimo, i tempi di attesa nella zona del Tondo Gioeni».  

Il problema principale in questa parte di Catania è subito chiaro a tutti, prima ancora di metterci piede: le ampie corsie della circonvallazione che si restringono improvvisamente, il parcheggio selvaggio e la mancanza di passaggi pedonali sono tutte questioni affrontate da componenti della commissione e tecnici di Palazzo degli Elefanti che a quasi due anni dall’abbattimento del cavalcavia fa il punto della situazione. «Così non può andare – afferma il consigliere comunale Vincenzo Parisi – perché la circolazione va a singhiozzo, perché le code nelle ore di punta sono chilometriche, perché ad attraversare la strada si rischia di essere investiti. Se questo sarà l’assetto definitivo della zona e l’amministrazione non vuole apportare qui grosse modifiche tanto vale avvisare i pendolari, con cartelli e divieti, scoraggiandoli ad utilizzare il Tondo Gioeni durante le ore di punta».  

«Il Comune ha grandi aspettative sul collegamento metropolitano che da Nesima arriverà fino in centro – fa eco il collega Giuseppe Castiglione – una linea di fondamentale importanza per tutta Catania. Peccato che, nel frattempo, i cittadini devono impiegare ore per raggiungere Ognina. Mettersi in fila per i prossimi mesi non rappresenta certo una grossa soluzione».  

Niente tornaindietro all’altezza di via Braille, niente sottopasso, ma serve almeno la presenza continua dei vigili urbani per evitare tamponamenti e assicurare il rispetto del codice stradale. «In poche ore – sottolinea il consigliere comunale Giuseppe Catalano – almeno una decina di scooter da via Etnea hanno imboccato lo svincolo per Catania Ovest passando sopra i cordoli, “tagliando” le corsie e rischiando di essere investiti dalle macchine. Un problema che si verifica anche nei pressi di via Braille con la conseguenza di aumentare il rischio paralisi sul Tondo Gioeni». «Meno parcheggi selvaggi, meno manovre pericolose e più sicurezza in un’arteria che quasi quotidianamente piomba nel caos – continua il consigliere comunale Lanfranco Zappalà – polemiche e proteste non servono ormai a nulla; più importante, invece, è creare un tavolo di intenti per rendere la zona più vivibile».

video di Davide AnastasiCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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