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Crocetta e il sogno dell’anello autostradale

Crocetta e il sogno dell’anello autostradale «Ma la Siracusa-Gela sarà pronta in 5 anni»

La parola chiave per le nuove opere è “leasing in costruzione”

Di Tony Zermo |

La parola chiave è «leasing in costruzione». Lo scopo è di infrastrutturare tutta l’area del Sud-Est e avviare l’iter per la chiusura dell’anello autostradale con una litoranea a quattro corsie che parta da Siracusa, passi da Gela e Licata, arrivi ad Agrigento e infine a Castelverano. Crocetta oggi a Comiso, presenti i sindaci dei paesi interessati, ha esposto il suo progetto di partenariato pubblico privato relativo a interventi che riguardano due nuovi lotti della Siracusa-Ragusa-Gela per un miliardo e 900 milioni e la Siracusa-Agrigento-Castelvetrano per un miliardo di euro. Attenzione, non ci sono soldi, perché l’ultimazione della Siracusa-Ragusa-Gela, attualmente ferma a Rosolini, dovrebbe essere realizzata dal Cas (Consorzio autostrade siciliane) attraverso un nuovo strumento finanziario, quello che si chiama “leasing in costruzione”: in sostanza intervengono gruppi privati che prendono in cambio i pedaggi per trent’anni. Ed essendo delle tratte trafficate non è difficile trovare imprese interessate anche se l’investimento sarebbe di quasi due miliardi.   Dice Crocetta: «Noi proponiamo due progetti, che sarebbero anche tre se consideriamo il successivo tratto da Gela fino a Castelvetrano, con cui si chiuderà l’anello autostradale. Non puntiamo solo sulle autostrade, ma anche sulle ferrovie perché sarà rafforzata la tratta da Gela, Vittoria, Canicattì verso l’aeroporto di Comiso. Tutti gli abitanti di quest’area molto popolosa potranno arrivare con i treni veloci fino allo scalo di Comiso. Aggiungo che il tratto autostradale Rosolini-Modica è in fase di esecuzione ed è stato affidato all’impresa di Gaetano Vecchio. Noi in questa fase dobbiamo risolvere il collegamento fino a Comiso e fino a Gela: e noi oggi lanciamo l’idea del partenariato pubblico-privato che realizzi Modica-Ragusa e Gela-Ragusa. In questo modo, aggiungendo l’autostrada Ragusa-Catania che dovrebbe essere finanziata entro l’estate, sarà collegata tutta la zona centro-sud che è quella economicamente più vivace».   «Con questi lavori -spiega ancora Crocetta – recuperiamo la somma di quasi 3 miliardi, e cioè un miliardo per la Modica-Ragusa, e un miliardo e 930 milioni sulla Gela-Ragusa. L’idea è di realizzare l’autostrada nell’arco di cinque anni. Mi piacerebbe anche discutere con l’Anas per la Gela-Castelvetrano, cioè per la chiusura dell’anello autostradale. Per le autostrade che riguardano Siracusa, Gela, Ragusa, Comiso, eccetera è già tutto impostato con l’opzione sui terreni, per quel che riguarda da Gela a Castelvetrano dobbiamo partire da zero, perché c’è soltanto un progetto di massima dell’Anas. Vorrei fare un discorso con l’Anas per la Gela-Catania che sarebbe un’arteria importatissima e molto trafficata. Se potessimo fare un’altra autostrada tra Gela e Catania avremmo infrastrutturato come si deve tutto il Distretto del Sud-Est che con due aeroporti può fare sviluppo».   La progettazione chi la deve fare, l’Anas o il Cas? «Sarà compito del Cas. Con l’Anas dovremo parlare anche per quanto riguarda la Palermo-Sciacca. Inutile sperare in risorse pubbliche che non ci sono, tra l’altro l’Unione europea vieta oggi di utilizzare i fondi europei per fare autostrade».   Insomma, bisogna arrangiarsi con gli investimenti privati in cambio dei pedaggi. E’ una strada praticabile che può avere uno sbocco? Una litoranea a quattro corsie in tutta la fascia Sud con le spiagge più belle sarebbe fondamentale per attrarre investimenti e turismo.

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