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Catania, il capo della Polfer su Fb«I migranti? Buttiamoli a mare»

Catania, il capo della Polfer su Fb «I migranti? Buttiamoli a mare»

È bufera su Gioacchino Lunetto, il dirigente della Polizia Ferroviaria di Catania. La Digos lo denuncia alla Procura. Il deputato di Sel Erasmo Palazzotto: «Intervengano Pansa e Alfano».

Di Redazione |

È bufera sul dirigente della Polfer di Catania Gioacchino Lunetto che sul suo profilo facebook, dove in qualche foto appare anche in divisa da poliziotto, si lascia andare a commenti inneggianti al fascismo e, soprattutto, ha postato frasi choc sui migranti. Gioacchino Lunetto, che dirige la polizia ferroviaria etnea e che è un ex consigliere comunale di Aci Sant’Antonio è finito anche nel mirino dei sindacati di polizia che gli contestano alcuni trasferimenti. Una vicenda che è emersa dopo che il sito Meridionews ha postato alcuni dei “messaggi” del poliziotto.

Ma è su Facebook che Lunetto si lascia andare a commenti molto sopra le righe. «Ah, mi manca Hitler» oppure «Bruciarli vivi o rimpatriarli», oppure ancora «Buttateli a mare», o ancora «Diamogli fuoco insieme agli italioti che li indottrinano ed aizzano» è il suo commento a post sull’immigrazione. Poi ci sono quelli filo fascisti: «Dovrei odiare Mussolini? Io non odio chi ha dato tanto onore alla patria» scrive condividendo una foto dei «Giovani Fascisti».

Frasi pesanti, al limite dell’insulto anche sulll’ex ministro Kyenge e su Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati: «Avvisate la Kyenge e la Boldrini – scriveva Lunetto a settembre – Dite loro che i loro amici, ospiti non invitati a casa nostra, sono dei selvaggi, bestie da sopprimere quantomeno per la mancanza di rispetto nei confronti degli italiani». E comunque ci sono anche frasi molto infelici – soprattutto se scritte da un alto funzionario dello Stato – contro la politica: «È gente che andrebbe sgozzata. Scusate la rudezza ma non riesco più a sopportarli. Fanno proprio schifo, altro che onorevoli. Sono solo dei ladri aggregati al parlamento italiano».

Una vicenda che finirà cercatamente in Parlamento. Lo ha annunciato il deputato di Sel Erasmo Palazzotto: «Che un funzionario della Polizia di Stato – ha detto – si esprima in questo modo vergognoso è inammissibile, sono inaccettabili i toni, gli argomenti, le minacce, le offese razziste e gli insulti alle Istituzioni del nostro Paese, a partire dalla Presidente della Camera. Le sue farneticazioni sono incompatibili con il giuramento prestato alla Repubblica italiana e alla Costituzione. Ci aspettiamo a questo punto che il Capo della Polizia e il ministro dell’Interno chiariscano e ci dicano quali atti abbiano intrapreso. In caso contrario, pronti a portare la vicenda in Parlamento nelle prossime ore».

Intanto la Questura ha in serata diffuso una nota: «La Digos della Questura di Catania ha provveduto già questa mattina alla trasmissione alla Procura della Repubblica degli atti relativi alle dichiarazioni pubblicate sul profilo social network da un appartenente alla Polizia Ferroviaria di Catania del ruolo degli Ispettori. Il questore di Catania ha incaricato di avviare, con rapidità e rigore, le opportune valutazioni per l’adozione dei relativi provvedimenti disciplinari».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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