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Fontanarossa, presenze boom e il terminal “scoppia”: Sac corre ai ripari

Di Mario Barresi |

In effetti le segnalazioni dei lettori (la foto, ma anche mail e telefonate) corrispondono al vero. Perché, in una “tranquilla” domenica di primavera, a Fontanarossa si registra un picco di transiti con numeri da pieno agosto. Ieri sono stati in tutto 15.500, con 9mila transiti effettivi dalle 7 alle 17. «E c’è stata qualche criticità ai varchi di controllo del terminal partenze», ammette Pippo Interdonato, direttore generale di Sac Service. I tempi di attesa, dall’arrivo in aeroporto all’ingresso al gate dopo i controlli, si sono allungati di molto rispetto alla media. E qualcuno, fra i più ritardatari, ha rischiato pure di perdere il proprio volo pur essendo arrivato con il canonico anticipo. Il tutto, raccontano i diretti interessati, fra proteste e nervi tesi. Il direttore generale della società controllata di Sac smentisce invece che ci siano stati ritardi al nastro bagagli del terminal arrivi.

E allora proviamo ad andare oltre la didascalia del disagio. Per capire cos’è successo. E perché. Attingendo alla fonte. Nel turno mattutino (dalle 7 alle 12) Sac Service è riuscita a tenere aperti tutti i dieci varchi di controllo, schierando oltre una quarantina di gpg (guardie giurate addette ai servizi di sicurezza) e mantenendo lo standard minimo di quattro per ogni postazione. Nei successivi turni non è stato possibile: 32 guardie giurate e sette varchi aperti nella fascia oraria 13-14; 36 unità e 9 varchi dalle 14 alle 20. «Una situazione ormai strutturale, visto l’enorme numero di transiti nell’aerostazione – spiega Interdonato – che ieri però è stata resa più complicata dalla contemporanea assenza di 10 gpg per malattia giornaliera, con una difficoltà oggettiva per sostituire gli assenti con così poco preavviso». Il che ha avuto un’incidenza maggiore (sette assenze impreviste) nella fascia oraria dove poi si sono registrati i maggiori disagi: dalle 14 alle 15,45, con appena 27 guardie giurate nelle postazioni centrali e 10 nei varchi decentrati. Il problema, dunque, è stato affrontato con i 95 operatori sui 105 di Sac Service previsti in servizio (su un totale di 170), che però devono garantire altri servizi oltre a quello di controllo ai varchi.

Il punto, adesso, è un altro. Il caos alle partenze potrebbe ripetersi. Fontanarossa vive una crescita continua di traffico. Gli ultimi dati ufficiali, relativi a marzo, parlano di 589.867 passeggeri (+13,39% rispetto allo stesso mese del 2016) e di 4.419 movimenti (+6,79%). Nei primi tre mesi dell’anno sono già 1.576.248 i passeggeri, con un +16,09% rispetto ai 1.357.749 del primo trimestre del 2016. E i dieci varchi sono «strutturalmente insufficienti nelle giornate di maggiore traffico», ammette Interdonato. Non a caso s’aspetta con grande speranza la ristrutturazione dell’ex aerea “Norma” in terminal dedicato alle partenze dei charter. Il nuovo spazio sarà destinato esclusivamente alle partenze di “voli Schengen domestici” (quelli con destinazione Ue), tant’è che non sono previsti nastri di consegna bagagli. Nel progetto del terminal C (anticipato lo scorso marzo su La Sicilia) sono previste quattro postazioni di check-in, quattro varchi di sicurezza e quattro gate. Il terminal potrà ospitare un flusso di circa 350 passeggeri l’ora. Sac stima di far transitare 40mila passeggeri al mese, mezzo milione l’anno. Un modo per far “respirare” – e non poco – l’area delle partenze dei voli di linea. La spesa stimata è di 800mila euro, il progetto già trasmesso all’Enac. I lavori dovrebbero cominciare a breve, conclusione prevista a fine anno.

Dunque serve un piano B per affrontare la primavera e soprattutto l’estate. Alcune soluzioni sono state già adottate. La prima è un appalto vinto da “New Gard” – 900mila euro base d’asta, con un ribasso di circa il 50% – per la la gestione di tre varchi (controllo staff, equipaggi e carraio) e il pattugliamento interno, per sei mesi a partire da giugno. «Ciò permetterà – spiega Interdonato – di riutilizzare altre risorse umane di Sac Service in servizi per gli utenti, così come grazie all’accordo con Croce Rossa per l’assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità».

L’ultimo nodo da sciogliere è il maxi-concorso per la selezione dei 150 stagionali di Sac Service. Il bando, per il quale erano arrivate 15.600 domande, è in stand by. E adesso Sac Service – «entro maggio», assicura il direttore generale – sceglierà la nuova società di ricerca di risorse umane per gestire la selezione degli aspiranti contrattisti a tempo determinato. «Chiederemo la massima rapidità alla ditta che sarà selezionata», dice Interdonato. Ma è quasi impossibile che si riesca a reclutare il personale entro l’estate.

Twitter: @MarioBarresi

 


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