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Catania, botte agli anziani genitori per farsi dare i soldi per la droga

Redazione La Sicilia

03 Maggio 2018, 12:56

Catania, botte agli anziani genitori per farsi dare i soldi per la droga

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Il figlio era diventato il loro aguzzino. E così un uomo di 71 anni, in stato confusionale e disperato, si è presentato ai poliziotti del Commissariato Borgo-Ognina, raccontando ai poliziotti di essere vittima, insieme alla moglie, del proprio figlio, tossicodipendente, con numerosi precedenti penali.

L’anziano, che ha mostrato evidenti ferite fisiche, ha raccontato che il figlio li aveva sequestrati in casa, aggiungendo anche che era stato “autorizzato” solo a uscire di casa per riscuotere la pensione che poi avrebbe dovuto consegnare al figlio, dopo aver fatto una ricarica per il suo telefonino. Ma la vittima stavolta ha deciso di chiedere aiuto alla Polizia spiegando anche di avere paura per le condizioni della moglie, ormai priva di forze e piena di lividi a causa dei continui maltrattamenti. I poliziotti hanno messo al sicuro l’anziano e si sono recati nell’abitazione degli anziani dove, con non poche difficoltà, sono riuscita a entrare.

Gli agenti hanno acquisito i riscontri al racconto dell’anziano. Le serrande dell’appartamento, infatti, erano totalmente chiuse e il malfattore teneva sul proprio letto un bastone di legno con il quale, in più circostanze, aveva colpito i propri genitori. Il figlio violento, resosi conto di essere stato scoperto, è anche andato in escandescenze scagliandosi contro gli agenti che sono comunque riusciti a bloccarlo. L’uomo ha anche minacciato i poliziotti di infettarli, asserendo di avere malattie trasmissibili.

Il giovane oltre a maltrattare e procurare gravi lesioni ai genitori, li aveva anche sequestrati dentro casa, sottoponendoli a continua violenza psicologica, costringendo, persino, il padre a vegliarne il sonno su una poltrona, posta appositamente a fianco del suo letto. Non solo, il figlio negava ai propri genitori le cure mediche e il cibo di cui necessitavano, trattenendo per sé il denaro che, a detta degli anziani, utilizzava per comprare la droga di cui faceva uso. I due genitori, terrorizzati, hanno sporto denuncia, manifestando la volontà di non volere più vedere il proprio figlio. Tutti e due sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale “Vittorio Emanuele” dove, a uno di essi è stata diagnosticata una serie di fratture ossee per una prognosi di 40 giorni, mentre all’altro sono state riscontrate ecchimosi ed escoriazioni guaribili in 10 giorni.