E su Lampedusa una raffica di fake news
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Nel corso degli anni la più grande delle Pelagie è stata sotto i riflettori dei media mondiali molte volte però, spesso, lo è stata in modo sbagliato. Lampedusa, piccola isola nel Mediterraneo più vicina alle coste africane che a quelle italiane, per forza di cose è stata sin dal primo momento il primo punto di approdo per i barconi carichi di migranti. Ovvio che ad ogni arrivo ci fosse una notizia da dare nelle diverse redazioni giornalistiche. Un continuo flusso di dati, numeri, etnie e genere ma sempre più spesso con un errore alla base: una amplificazione e un allarmismo enorme che ovviamente ha portato gli italiani, e non solo, a credere che Lampedusa sia l'isola dei migranti.
Per molti anni, soprattutto quando i titoli erano veramente allarmanti del tipo “emergenza nel centro di accoglienza di Lampedusa”; “morti nel mare di Lampedusa”; “E' emergenza per gli sbarchi a Lampedusa”. Una apoteosi di titoli allarmistici che nel corso del tempo inevitabilmente hanno portato tutti a credere che a Lampedusa c'era e c'è, una continua emergenza per la questione migranti. Ma quali sono stati i risvolti per questo tam tam continuo che da 30 anni va avanti più o meno ad ogni sbarco? Ne sanno qualcosa gli abitanti di Lampedusa soprattutto quelli, che sono una maggioranza, che lavorano nel settore turistico. Ad ogni titolo roboante, arrivano centinaia di telefonate di turisti allarmati. Chi andrebbe mai in vacanza in un posto dove è stata segnalata una emergenza; chi porterebbe i propri figli a fare il bagno dove vengono segnalati cadaveri in mare.
Ed ecco che gli operatori turistici lampedusani nel corso degli anni hanno dovuto fare delle battaglie continue, per cercare di fare capire alle persone, alle famiglie vacanziere che tutto quello che vedevano in tv o leggevano sui giornali erano delle false notizie. Decine di web cam dai siti delle strutture turistiche lampedusane, servono per fare vedere giornalmente la calma, la tranquillità e le bellezze dell'isola.
Nel corso del tempo Lampedusa per il turismo non ha mai ottenuto nessuna agevolazione contributo o aiuto statale e tutto quello che è stato creato, è stato fatto dagli operatori turistici a forza di grossi sacrifici. Dovere risolvere problemi per cose che non esistono ha preso risorse enormi e i danni prodotti negli anni forse sono incalcolabili anche se nonostante tutto, in barba a tutte le brutte notizie che sono state date, la bellezza estrema dell'isola e la bontà degli abitanti, ha fatto sì che le presenze turistiche siano aumentate. La speranza è che si cambi rotta e da questo momento in poi si scelgano modalità diverse per dare notizie su Lampedusa.