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Gli operatori: «Turisti allarmati, ma hanno capito e verranno a Lampedusa»

Elio Desiderio

03 Maggio 2018, 13:07

Un'immagine d'archivio dell'isola dei Conigli

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Lampedusa. Sta per iniziare la stagione turistica 2018 e le Pelagie sono pronte a ricevere i villeggianti che stanno preferendo Lampedusa e Linosa come luogo dove passare le vacanze. “Stando alle previsioni - ci ha spiegato Giovanni Mannone, tour operator “viaggi in cantiere” e storico albergatore isolano - la stagione 2018 dovrebbe essere buona, si stanno confermando giorno per giorno i numeri dello scorso anno con un leggero aumento che però, non posso ancora quantizzare. Per quest'anno – ha continuato Mannone – abbiamo proposto dei pacchetti molto convenienti e i servizi che stiamo riuscendo a dare ai nostri turisti sono di alto livello. Lampedusa è un luogo dove chi ci viene una volta cerca sempre di ritornarci; l'isola è ancora incontaminata e il nostro mare è simile a quello dei tropici e non è certamente un caso che fioccano anno dopo anno, riconoscimenti per le spiagge e il mare di Lampedusa”.

Anche il presidente del neo consorzio balneare turistico delle isole Pelagie, Fabio Teresa, è sulla stessa linea di Mannone. “Nonostante che negli scorsi anni abbiamo dovuto soffrire parecchio per colpa delle conseguenze della primavera araba del 2011, oggi ci siamo ripresi. Quest'anno mi aspetto una stagione turistica importante anche se ho avuto paura per la notizia che ha riguardato il sequestro del depuratore dei liquami fognari. Ho ricevuto decine di telefonate da turisti allarmati e ho mandato loro foto e filmati esaustivi; spero che anche quelli che non hanno telefonato, si siano resi conto che il mare dell'isola è incontaminato. Lampedusa è come se stesse sempre sotto esame; è un continuo dovere spiegare, raccontare e giustificare. Provo ad immaginare se la notizia del depuratore fosse stata data per una località tipo Rimini o per rimanere in Sicilia, Taormina; sono certo che flotte di avvocati avrebbero subito presentato denunce a grappoli per chiedere poi i danni all'immagine. Noi invece non facciamo queste cose; preferiamo spiegare, fare capire, fare vedere dal vivo cosa è il nostro mare, le nostre cale e le spiagge incontaminate; spiagge di una bellezza sconvolgente”.

Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi di Lampedusa: “Sono disponibile ad ospitare i giornalisti che hanno trattato la vicenda del depuratore; è inutile parlare oltre, solo toccando con mano è possibile fare capire che il nostro mare è incontaminato. Uno dei grandi problemi della nostra isola è che quando esce una notizia che riguarda Lampedusa, tutte le redazioni la prendono e la rilanciano; se il depuratore fosse stato quello di qualsiasi altra località anche turistica, non avrebbe avuto lo stesso eco. Questo particolare che in pochi sanno, fa sì che qualsiasi notizia buona o cattiva parti da qui, è destinata a propagarsi viralmente. Proprio per questa ragione, hanno iniziato a telefonare o a mandare email tutti coloro i quali avevano già prenotato la vacanza o stavano per farlo e abbiamo dovuto dare loro tutte le spiegazioni possibili. Lampedusa è sul 35° parallelo e questo significa che è molto vicina all'Africa ed è in mare aperto: basterebbe pensare a questo per capire che solo per questo, non è possibile inquinare le acque dell'isola. Spero che il problema del depuratore possa essere risolto al più presto. E' stato il procuratore della Repubblica di Agrigento che ha fatto eseguire il sequestro a dare nel contempo assicurazioni sulla messa in sicurezza del sito con soluzioni tampone e io in lui ci credo”.