Notizie Locali


SEZIONI
Catania 17°

Il killer di Sciuto era l’ex fidanzato della figlia

Il killer di Sciuto era l’ex fidanzato della figlia Ecco perché «U sucaro» è stato ammazzato

Arrestati dai carabinieri Raffaele, Gaetano e Alessio Marino

Di Redazione |

I carabinieri del comando provinciale di Catania hanno fatto luce sull’omicidio di Rosario Sciuto, inteso U sucaro, organico al clan Mazzei, assassinato nel 2011. Tre le persone arrestate. Si tratta di Raffaele Marino, di 48 anni, e dei suoi figli Gaetano, di 24anni, e Alessio, di 19 anni, accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. L’operazione nasce dalle indagini sviluppate dai carabinieri di Catania, sotto la direzione della locale Direzione Distrettuale Antimafia, supportate da attività tecniche e dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, fra i quali Fabrizio Nizza, «responsabile» del gruppo di Cosa Nostra catanese operante nel quartiere di Librino fino alla data del suo arresto, avvenuto l’8 febbraio 2012, Davide Seminara, “luogotenente” di Nizza, Salvatore Cristaudo e Giuseppe Scollo. Le indagini hanno permesso di ricostruire la dinamica dell’omicidio di Sciuto e di individuarne quale autore Gaetano Gaetano, il quale la sera del 21 novembre 2011 aveva atteso Sciuto nell’androne dello stabile di Viale Moncada 13 sparado dieci colpi di pistola calibro 38 di cui uno alla testa come “colpo di grazia”. Gaetano Marino avrebbe agito perché Sciuto non solo era un concorrente nella gestione dello spaccio a Librino ma anche perché si opponeva alla relazione sentimentale che questi aveva con la figlia. Nel corso dell’attività sono stati raccolti elementi che hanno consentito di contestare ai tre anche il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso in quanto ritenuti organici alla famiglia «Santapaola-Ercolano».

COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA
Di più su questi argomenti: