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Palagonia, la rabbia della figlia delle vittime:

La figlia: “Miei genitori uccisi? E’ anche colpa dello Stato

Rosita Solano: «La mia nipotina viva per miracolo»

Di Redazione |

«È anche colpa dello Stato se i miei genitori sono stati uccisi perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fargli fare quello che vogliono, anche rapinare e uccidere». Lo ha detto Rosita Solano, figlia della coppia uccisa nelle loro villa di Palagonia. «Renzi venga qui, a spiegare e non a chiedere scusa o a giustificarsi perché i miei genitori ormai sono morti e il Governo deve dirci perché».

«Non dovevano morire così, ammazzati. Per che cosa? Per due cellulari, per una telecamera, per un computer? – ha aggiunto Rosita Solano – No… Mio padre non aveva niente, nè cassaforte, nè niente – ha aggiunto la signora Rosita – Ma anche se l’avesse avuta, se la portavano, li lasciavano legati, imbavagliati, ma vivi. E invece no: cosa avevano fatto questi poverini? Una vita di sacrifici per costruirsi una casa. Adesso che l’avevano finita se la potevano godere e invece no…». «La mia nipotina, la figlia di mia sorella Manuela Solano, è viva per caso: l’altra sera sarebbe dovura andare a dormire a casa dai nonni. Se fosse stata con loro, avrebbero ucciso anche lei».  

 «Hanno creato un odio adesso…Se prima c’era un qualcosa di sopportabile, da quello che mi hanno detto i miei paesani, hanno creato un paese di razzismo dove cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni non lo so…». E’ quanto invece ha detto Francesco, il nipote paterno della famiglia Solano, dopo il fermo del 18enne ivoriano per il duplice omicidio di Palagonia. «So che Renzi e Alfano senza la certezza della pena hanno creato un sentimento di razzismo nei confronti di queste persone – ha aggiunto il nipote – e se tutto questo sfociasse in una ‘guerra civilè? Renzi e Alfano dovrebbero provvedere al più presto a tamponare la cosa rapidamente perché se no non so come andrà a finire. C’è stata fino a questo momento una sopportazione, non sono state tutte ‘rose e fiorì. Credo – ha concluso il nipote dei Solano – che ci sia stata un’integrazione forzata, ma credo che con quello che è accaduto tutto ciò che si era costruito negli anni passati è andato perduto».

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