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Agrigento, trans denuncia ”Io aggredita in una pizzeria”

Agrigento, trans denuncia ”Io aggredita in una pizzeria”

Ambra presa in giro in un locale. All’uscita il gruppo l’ha trascinata e presa a calci. E lei ha deciso di rivolgersi ai carabinieri

Di Francesco Di Mare |

AGRIGENTO – Prima le battutine maliziose, poi le spinte e infine i calci. Il tutto «condito» dal cattivo odore sprigionato dalla parola omofobia. Andrea, più conosciuto come Ambra Meli, transessuale quarantenne di origini agrigentine, ma trapiantato a Roma per lavoro, non dimenticherà facilmente quanto accadutole alcuni giorni fa. La donna – perché è così che raccontano le foto su Facebook e le abitudini sessuali della protagonista di questa storiaccia di periferia – era in compagnia di amici e alcuni parenti in un locale della località balneare di San Leone. Una volta nel locale, una donna di circa 22 anni sconosciuta ad Ambra e in compagnia di altre tre persone avrebbe preso a prenderla in giro, chiedendole se un’altra trans presente nel locale fosse una sua sorella gemella.

Ambra, preso atto che si trattava di una provocazione ha invitato la sconosciuta «a recarsi da un oculista» e ad allontanarsi, alla luce della evidente volontà di attaccare briga. A quel punto è entrato in scena un uomo che avrebbe posto la stessa domanda ad Ambra. Una parola di qua, una parola di la e in pochi istanti è scoppiata la scintilla. Ambra ha allontanato lo sconosciuto, il quale ha intimato alla trans di non alzare le mani. Al momento di uscire dal locale, gli amici e i parenti di Meli le avrebbero fatto notare come il gruppo che poco prima l’aveva importunata l’avrebbero «puntata».

«Ma perché dovrei avere paura, che cosa ho fatto» avrebbe detto Ambra Meli alla propria comitiva. A quel punto, sulla passerella che collega il locale alla strada è scattata una serie di reciproche spinte tra donne, prima che sulla scena entrasse lo stesso uomo di prima che, senza tanti fronzoli, avrebbe afferrato Ambra scaraventandola tra i rovi adiacenti alla passerella. «Poi – si legge nella querela presentata ieri alla Procura di Agrigento, assistita dall’avvocato Giuseppe Aiello – «afferrandola per i capelli la trascina…. fino alla spiaggia colpendola, nel frattempo, con calci insieme ad altre due donne…. ».

Ambra per difendersi si è tolta una scarpa, prima di essere soccorsa dagli amici che erano con lei. Una zia della quarantenne ha telefonato al 113, ma i 4 aggressori erano andati via. Portata in ospedale, ad Ambra Meli sono state riscontrate escoriazioni sparse e un ciuffo di capelli staccato dalla testa. Pare che i 4 al momento dell’aggressione indossassero la divisa di un ristorante della zona.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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