Catania Off Fringe Festival, la città diventa un palcoscenico
Dal 10 al 30 ottobre la rassegna di teatro con 54 spettacoli che coinvolgerà 11 spazi e si snoderà nei quartieri
«Temo che alcuni di noi non staranno a casa in queste sere!», osservò lungimirante il giornalista Robert Kemp, che nel 1942 tenne a battesimo il Fringe di Edimburgo, rassegna delle arti performative indipendenti nata come percorso alternativo al più istituzionale Festival Internazionale scozzese. Da allora il Fringe si è allargato a dismisura nel mondo, contando oggi su oltre 400 unità e una grande partecipazione di artisti e di pubblico, anche se in Italia è arrivato solo di recente con il Milano Off Fringe voluto da Francesca Vitale e Renato Lombardo, direttori artistici e organizzativi, che se ne sono fatti promotori anche per Catania. Fra le città del Sud, il centro etneo è forse quello a maggiore vocazione teatrale, così dal 10 al 30 ottobre 2022 ospiterà la sua prima rassegna off.
«Oggi con grande gioia – racconta la Vitale – presentiamo il Catania Off Fringe Festival come parte del progetto “Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini” realizzato dal Comune con il sostegno del MIC che entrerà nei quartieri e letteralmente cercherà di invaderli con bellezza, cultura ed eventi». Un’occasione per annullare le differenze fra il centro e le periferie visto che il Fringe Off Catania non coinvolgerà solo in 11 spazi performativi nel cuore della città fra cui il Mono, il CUT, la Sala Futura, il Teatro Brancati, il Piccolo Teatro della Città, il Canovaccio, Zo, Open, la Sala De Curtis e Palazzo della Cultura, ma arriverà anche nell’hinterland a Barriera con WonderLAND, a San Giovanni Galermo nell’Istituto comprensivo Quasimodo e nella Cooperativa Prospettiva Futura e a San Nullo con Punto Luce. Il Fringe sarà anche un’opportunità per trasformare la città in un luogo d’incontro e confronto fra artisti grazie anche al patrocinio della Regione Siciliana, dell’Accademia di Belle Arti, dell’Università e del Teatro Stabile che hanno fatto rete attorno all’iniziativa.
La rassegna si snoderà in sezioni: Off Fringe, 54 spettacoli di compagnie italiane e internazionali scelte fra le 180 che hanno partecipato al bando; Village Off che costituirà il cuore pulsante del festival proprio perché attraverso speed dates darà a compagnie, operatori e direttori artistici l’opportunità d’incontrarsi, aprendo anche agli spettatori con focus su temi come arte e disabilità, integrazioni e diritti, prevedendo poi sessioni dedicate alla presentazioni di libri e concerti. E ancora l’Off dell’Off con 74 iniziative gratuite realizzate nei quartieri della città e infine Corti Teatrali, volto a valorizzare soprattutto i giovani under 35, dal momento che i tre spettacoli vincitori verranno prodotti, in una versione più estesa, dal Teatro Stabile di Catania per la sala Futura.
Domenica 16 ottobre alle 20.30 all’Auditorium Marchese si terrà In, la serata inaugurale che avrà come testimonial i direttori degli Stabili di Palermo e Catania, Pamela Villoresi e Luca De Fusco, e l’attore catanese Giuseppe Castiglia. «Da dieci anni – osserva Lombardo – studiamo i modelli dei Fringe internazionali e le potenzialità che offrono al territorio. In particolare Avignone, che è nostro partner, il quale è arrivato a realizzare 1.600 spettacoli al giorno, coinvolgendo 120 strutture con un giro d’affari per la città di oltre 450 milioni di euro. Numeri che raddoppiano a Edimburgo. Forse 54 spettacoli non sono molti ma questa è la nostra scommessa. Ci auguriamo che gli attori e gli operatori possano prendere per mano le compagnie presenti e accompagnarle per le vie di Catania, perché più il Fringe crescerà più riusciremo a portare gli spettatori a teatro con un grande beneficio per il nostro settore e la società tutta».