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"Sepolti vivi", la storia dei minatori eroi di Ciavolotta è diventata un romanzo storico

Il romanzo storico di Giacomo La Russa, edito da VGS Libri sarà presentato il 22 dicembre al Castello Chiaramonte di Favara

Redazione La Sicilia

16 Dicembre 2022, 08:55

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Giovedì 22 dicembre alle ore 17:30, al castello Chiaramonte di Favara sarà presentato “I sepolti vivi - La rivolta della Ciavolòtta” il romanzo storico di Giacomo La Russa, finalista alla IX edizione del “Premio internazionale di letteratura città di Como 2022”, edito dalla casa editrice agrigentina VGS LIBRI.

Si tratta del racconto che, prendendo spunto da fatti realmente accaduti, narra i cinque mesi di resistenza dei “sepolti vivi” - come vennero soprannominati -, ovvero i ventisette minatori che, a seguito del loro licenziamento per esigenze di bilancio, decisero di far valere i propri diritti occupando la miniera di zolfo della Ciavolòtta e stanziandosi a centinaia di metri di profondità. La presentazione si aprirà con l’introduzione del sindaco Antonio Palumbo. Saranno presenti e dialogheranno con l’autore il giornalista e scrittore Salvatore Ferlita; il critico letterario Antonio Patti; lo storico Pasquale Cucchiara; il presidente LiberArci di Favara Vincenzo Cassaro. Leggeranno parti del libro Gianna Drago, Lara Iacono e Sara Chianetta. L’intervento musicale è affidato a Noemi Lupo e Francesco Porretta e ci sarà inoltre la partecipazione straordinaria di Antonio Zarcone, che intonerà canti popolari di minatori.

L’episodio raccontato da La Russa risale al luglio del 1954 quando ventisette minatori decisero di occupare la miniera di zolfo della Ciavolòtta. L’autore, attraverso la voce del surfaràro Michelangelo Fanello, detto Michilà, narra i cinque mesi di lotta, tra patimenti fisici e psicologici, tensioni interne e pressioni esterne. Una storia che coinvolge i partiti, i sindacati, il mondo operaio e quello dei padroni. Una realtà che, sia pure in forme differenti, è ancora oggi attuale e merita di essere conosciuta perché il “passato non è mai passato”. Giacomo La Russa, 53 anni, vive ad Agrigento dove esercita la professione di avvocato.