"L'Ultimo tram", le ossessioni dalla politica al sesso raccontate da Fabio Salamida
In libreria edito da Salani il primo romanzo del giornalista e commentatore politico
Lui è un giornalista e commentatore di politica e attualità. Segue la politica interna da Montecitorio con un occhio di riguardo alla comunicazione dei leader e dei partiti, specie sui social network, dove è famoso anche per le sue risposte spiritose e sarcastiche. Ora Fabio Salamida racconta, senza vincoli con la cronaca, l'inverosimile tempo in cui viviamo, le nostre ossessioni – dalla politica al sesso, dal cibo ai social network – e, insieme, i desideri che nessuno di noi confesserebbe mai, nel suo primo romanzo "L’ultimo tram” (Salani editore per la collana Le Stanze, 227 pagine)
Cosa racconta "L'ultimo tram"? Gli improbabili personaggi, i tanti vizi e le sbiadite virtù del Paese più assurdo del mondo. Possono succedere cose strane, in una notte romana. Può succedere, per esempio, che un vecchio tram fuori servizio da molti anni torni a circolare per un'ultima corsa fuori programma. E può succedere che, attraversando i quartieri della capitale, quel vecchio tram raccolga, uno dopo l'altro, alcuni curiosi personaggi. Come Maria Elena Bianchi, la bella scrittrice che sognava di raggiungere la gloria con le sue poesie, e invece si è trovata, come in un brutto sogno, a scalare le classifiche con un libro satirico dal titolo #RenziFaiSchifo.
O come l'onorevole Sartini, che da tempo prova a combattere quella che per lui è una battaglia di civiltà: una legge che abolisca, finalmente e per sempre, il Molise. O, ancora, come la giovane Flaminia, che sospinta dal ‘vento del cambiamento' è diventata sindaca di un piccolo Comune, combinando ogni genere di disastro – compreso dimenticarsi, nudo e ammanettato in cantina, il capo dei vigili urbani. C'è posto per tutti, sul misterioso tram notturno: sovranisti, populisti, complottisti, feticisti, ma anche persone che lottano per continuare a sognare, per potersi innamorare, per difendere i loro diritti. Dirigendo un coro di voci pirotecniche.