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Addio a Luigi Piccatto, era lui che dava "vita" a Dylan Dog

Il celebre fumettista è morto, a 68 anni, a Castagnole Lanze, il paese della provincia di Asti dove viveva da diverso tempo

Elisabetta Testa

14 Marzo 2023, 17:03

Mostre: 'Dylan Dog. Trent'anni di indagatore dell'Incubo' a Torino

Mostra "Dylan Dog: Trent'anni di Indagatore dell'Incubo" allestita presso la Pinacoteca dell'Accademia Albertina, Torino, 18 Novembre 2016 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

Luigi Piccatto, il fumettista celebre soprattutto per il suo lavoro nel team di Dylan Dog, è morto, a 68 anni, a Castagnole Lanze, il paese della provincia di Asti dove viveva da diverso tempo. Era nato a Torino il 13 luglio 1954.

La sua carriera era iniziata sul finire degli anni Settanta, quando, interrotti gli studi di medicina per dedicarsi a tempo pieno al fumetto, aveva esordito su Corrier Boy con la serie Chris Lean. In seguito ha lavorato per Skorpio e Lanciostory e per la rivista Jeans avventure di Edifumetto; nel 1986, è approdato alla Sergio Bonelli Editore.

Da quel momento è iniziato il suo lavoro su Dylan Dog: ha esordito con il 'Ritorno del mostrò, l’albo numero 8 della serie, e nella sua carriera ne ha firmati 47 dedicati all’Indagatore dell’Incubo. Centinaia i messaggi di cordoglio affidati ai social, a iniziare dalla pagina ufficiale di Dylan Dog.

«E' stato uno dei disegnatori più prolifici del team di Dylan Dog - si legge su Facebook - Abbiamo visto uscire una sua storia sul numero 15 di Dylan Dog Oldboy, ma a conferma della sua incredibile prolificità ne abbiamo ancora più d’una nel cassetto».

Piccatto è stato autore di albi amatissimi entrati nella storia, come «Golconda!» e «I conigli rosa uccidono», oltre che ideatore del personaggio di Darwin. Tra i messaggi di cordoglio anche quello del Monferrato Rugby, per cui Piccatto è stato presidente della squadra over 35: «Ha passato la palla questa notte combattendo come solo lui sapeva fare. Già presidente dei ThakàTani (il nome della squadra sportiva dilettantistica, ndr), lascia in tutti noi un vuoto immenso».

Il celebre fumettista lavorava nel suo studio di Asti, in via Massimo D’Azeglio, in centro città. Ha formato un’intera generazione di fumettisti, tra cui gli astigiani Andrea Broccardo, oggi autore Marvel e le «Diabolike» Giulia Francesca Massaglia e Stefania Caretta. Lascia la moglie e tre figli, la sorella Gabriella, pittrice di Castagnole Lanze.