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Da Pavarotti Forever a Indiana Jones per Taormina Arte 2023

«L'estate 2023 sarà decisamente la stagione del cambiamento». Lo annunciano così Ester Bonafede e Beatrice Venezi, sovrintendente e direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia

Redazione La Sicilia

09 Maggio 2023, 16:03

Da Pavarotti Forever a Indiana Jones per Taormina Arte 2023

Teatro Antico di Taormina

Dal Pavarotti Forever, gala di immagini e musica con gli amici di «big» Luciano, al cast al completo dell’ultimo Indiana Jones. E poi la danza con la Giulietta di Eleonora Abbagnato e il Past Forward di Jacopo Tissi. La star del violino Pinchas Zukerman. Fino al ritorno dei Nastri d’argento, il più antico premio cinematografico italiano, con una serata per lo speciale Nastro dell’anno a La stranezza di Ficarra e Picone. "L'estate 2023 sarà decisamente la stagione del cambiamento». Lo annunciano così Ester Bonafede e Beatrice Venezi, sovrintendente e direttrice artistica della Fondazione Taormina Arte Sicilia, che a un anno circa dal loro insediamento, promettono «un nuovo percorso» per un ente che «in un periodo di sonnolenza - dice Bonafede - aveva dissipato un po' il suo brand e invece ha la missione di essere un crogiuolo di arti».

Un appuntamento, concorda il sottosegretario Gianmarco Mazzi, che ha una storia leggendaria», il cui «rilancio oggi sembra una vera rivoluzione copernicana». «Il segnale più bello - aggiunge il presidente della Commissione cultura alla Camera Federico Mollicone - di una stagione che vede Taormina e la Sicilia rinascere all’insegna dell’arte e dei grandi nomi». Sui dettagli si mantiene ancora il riserbo in vista della presentazione siciliana del programma, ma oggi al Ministero della cultura le novità sono già molte. A partire dalla Turandot di Puccini con la regia di Giancarlo Del Monaco, «prima produzione autoctona» della Fondazione, per la quale si lavora a una futura circuitazione. «A Taormina», raccontano Bonafede e Venezi, due donne a capo di un team all’80% femminile, «vorremmo creare un modello da replicare. Non solo la circuitazione fa parte degli scopi del Fus - sottolinea la direttrice d’orchestra - ma porta vantaggi, economici, per la circolazione delle idee e degli artisti».

Si punta, però, anche sulle coproduzioni internazionali con i Cavalleria e Pagliacci realizzata con l'Opera di stato di Budapest (il Mupa) e il Trittico di Puccini con l’Opera Theatre di Metz, il più antico teatro d’opera di Francia ancora in attività. «Il tutto - prosegue Venezi - costellato di nomi che a Taormina non si sono mai visti, da Marcelo Alvarez a Massimo Cavalletti, Marcelo Puente, Maria Annunziata Vestri. Ma ritengo sia un dovere morale per un direttore artistico spendersi anche nel creare nuove carriere e dare opportunità a nuovi talenti». Ecco allora che alcune parti saranno assegnate a giovani selezionati in collaborazione con Nicoletta Mantovani e la Fondazione Pavarotti, che hanno reso possibile anche il Gala del 23 giugno in cui si esibiranno Placido Domingo, Vittorio Grigolo, Mario Biondi.

Festival diffuso tra il Teatro antico, la Villa comunale, Palazzo Cuseri e, «si sta pensando», anche il Parco archeologico Naxos, Taormina Arte quest’anno affronta temi come il rapporto tra l’uomo e la natura. Nella sezione Prosa se ne parlerà con il testo di Hemingway Di là dal fiume e tra gli alberi diretto da Giancarlo Marinelli e con «Luca Lazzareschi in uno spettacolo sulla creazione del primo presepe con San Francesco d’Assisi». Doppio omaggio al 160/o di Gabriele d’Annunzio, invece, con Giorgio Pasotti e con una serata dedicata a Cabiria.

Torna poi sotto l’egida della Fondazione il Taormina Film Fest, dove il direttore artistico Barrett Wissman punta ai giovani con una serie di cortometraggi firmati da star dei social come Bella Thorne, Nina Dobrev, Khaby Lame (che racconterà la sua vita dal Senegal all’Italia) e Jacqueline Fernandez con il dietro le quinte dal Festival di Cannes. «Quattro» le anteprime previste. "Ieri ho sentito Johnny Depp - anticipa Wissman - Con la sua band ha un’agenda fittissima, ma spera di esserci per il suo Jeanne du Barry».