Andrea Tomaselli urla i suoi “Versi erotici nel deserto”
Lo scrittore il 5 giugno a catania
«I nostri corpi vagano, in esilio, in un disperato deserto apollineo. Sono stati banditi dall’ascetismo della nuova “chiesa” quella digitale che in questo modo può lucrare sul desiderio abbandonato…. Intanto “un requiem erotico” accompagna gli esuli alla ricerca di oasi sfuggite allo sterminio….». Questo è il grido di allarme che il poeta e scrittore Andrea Tomaselli lancia attraverso il suo libro “Versi erotici nel deserto” (Quaderni di poesia) a non lasciare che «la migrazione digitale verso una vita virtuale avvenga senza la consapevolezza di quanta bellezza abbandoniamo allontanandoci dalla realtà».
L’invito è a non lasciarsi travolgere perché «c’è il rischio di annullamento e alienazione della nostra umanità» e tiene a precisare: «Non sono contro l’era digitale, ma contro l’idea che diventi l’unica modalità di esistenza».
Il libro sarà presentato il prossimo 5 giugno alla Feltrinelli di Catania dal prof. Mario Zito che dialogherà con l’autore che fa la spola tra Catania e Torino dove insegna Lettere in alcuni licei ed è dunque a contatto con i giovani.
Cosa spinge i giovani a rifugiarsi nella vita virtuale?
«Temo che ciò sia dovuto ad un impoverimento culturale presente da diversi anni, si legge di meno e hanno meno strumenti per affrontare un discorso a livello emotivo, così preferiscono fuggire per evitare lo stress e rinchiudersi a volte nella propria stanza e fuggire la realtà».
Come mai i Versi erotici?
«In me c’è la volontà di dimostrare e l’invito a riscoprire attraverso l’eros il nostro corpo e quello degli altri. Il risultato finale di vivere nella vita virtuale, nel metaverso è quello di non usare più il tuo corpo, ma un corpo virtuale. Negli ultimi anni giovani e anche adulti fanno meno sesso, perché trovano piu gratificazione in chat, certo una forma di vivere la sessualità meno impegnativo, ma rischioso. Invece riscoprire il proprio corpo, il desiderio dell’altro, degli altri corpi, educare le proprie competenze sensitive ed emozionali è fondamentale, perché la nostra società non diventi anaffettiva e apatica».
Andrea Tomaselli ha un ricco bagaglio artistico: insegna pure alla Holden di Torino e alla “Viagrande studios”. Inoltre, ha realizzato due lungometraggi, “Zooschool” e Kyo”, di cui è autore, regista e sceneggiatore (entrambi distribuiti su Amazon prime video). Attualmente sta lavorando al suo terzo film “Di pietra lavica” ambientato in Sicilia.