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Connie Mannella e Grazia Calanna ospiti della rassegna “Scintille Letterarie”

Sabato 30 settembre a Trecastagni

Redazione La Sicilia

29 Settembre 2023, 19:40

Calanna-e-Mannella

La rassegna culturale “Scintille Letterarie – Trecastagni Summer Book Reviews 2003”, accoglie la doppia presentazione – laboratorio e “Kamishibai” per bambini, che a partire dalle ore 18.30, si terrà, sabato 30 settembre, al Salone del Collegio dell’Immacolata di Trecastagni. Ingresso libero. Protagoniste due autrici pubblicate da “Algra” di Alfio Grasso: Connie Mannella con il libro “Storie della Terra Laggiù”, illustrato da Daniela Abatematteo; e Grazia Calanna con il libro “Il gatto Figaro”, illustrato da Giovanna Marchese.

Connie Mannella, all’anagrafe Concetta Adele, è nata a Catania nel 1971. È laureata in Lingue e letterature straniere moderne e insegna Inglese nella scuola secondaria di primo grado “P.G.M. Allegra” di Valverde (CT). Nel tempo libero si dedica al teatro, alla scrittura e allo studio della letteratura mitologica. “Storie della Terra Laggiù”parla dell’unicità delle creature che popolano l’Australia, la Terra Laggiù per l’appunto, nasce l’ispirazione di questi due racconti. Tratti liberamente dalla genesi aborigena, fantasticano sull’aspetto insolito dell’echidna e del baobab, mettendo in evidenza l’accettazione della diversità, l’importanza della condivisione e il cambiamento come risorsa. Nella Terra Laggiù, gli animali parlavano la stessa lingua e condividevano ogni cosa. Era il Tempo del Sogno … In un villaggio, vicino a uno dei tanti specchi d’acqua che ora gli indigeni chiamavano billabong, vivevano Emù e Echidna. Emù era veloce, schizzava come una saetta, correva come il vento. Echidna era forte, saldo come una roccia, solido come una montagna.

“Niente orsi bruni o teneri coniglietti, ma creature dall’aspetto bizzarro, inconsueto, che popolano l’altra parte del mondo, l’emisfero australe. Un’echidna, un emù, una volpe volante, un opossum pigmeo, un gigantesco boab e tanti altri. Così distanti dal nostro ordinato, rassicurante immaginario collettivo favolistico. Eppure, il loro aspetto bizzarro e inconsueto si presta mirabilmente a rappresentare la caratteristica più bella della natura umana: la diversità. L’ho percepito immediatamente, un pomeriggio estivo di qualche anno fa. Rassettavo la camera di uno dei mei due figli ed ecco che tra le mani mi capita un manuale illustrato sugli animali del Bush australiano. Un regalo dei miei cugini di Melbourne, dimenticato su uno scaffale, tra decine di libri. Credo avesse deciso di venir fuori da solo, avendo colto che rimuginavo su una storia che parlasse di un paese lontano, di una cultura “diversa” e poco conosciuta. Ho iniziato a sfogliarlo e mi è sembrato perfetto come punto di partenza! Un manuale che mi ha riportato alla cultura aborigena e alla sua babelica narrazione orale. La mia epiphany, direbbe Joyce”, dichiara Connie Mannella.

Grazia Calanna, giornalista, dal 2001 collabora con le pagine culturali del quotidiano “La Sicilia” per il quale cura anche la rubrica di poesia “Ridenti e Fuggitivi”. Ha fondato e dirige, dal 2007, il periodico culturale l’EstroVerso (www.lestroverso.it). Tra le pubblicazioni: “Crono Silente” (poesia, 2011, Prova d’Autore); “Poeti in Classe - 25 poesie per l’infanzia e non solo” con AA.VV. (poesia, 2017, Italic Pequod). Formatore in Scrittura Professionale, Editing e Comunicazione didattica, Grazia Calanna, ha insegnato al C.I.S. (Corso Italiano Scritto) e al LAB.I.S. (Laboratorio Italiano Scritto) indetti dall’Università degli Studi di Catania. “Il gatto Figaro” presenta la storia di un giovane cantante lirico che porta già impresso nel nome il famoso personaggio dell’opera rossiniana Il barbiere di Siviglia. E questo sarà infatti il suo destino, quello cioè di interpretare un ruolo che è dispensatore di aiuto e di saggezza, appoggiandosi all’altra sua grande passione, la filosofia. La vicenda si svolge tra il Parco dell’Etna e Catania.

“L’idea di questo libro, il mio primo per bambini, è nata nell'ambito di un laboratorio di scrittura creativa che ho condotto, con la maestra Giovanna Marchese, fantasiosa illustratrice della storia ambientata tra il Teatro Massimo Vicenzo Bellini di Catania e alcuni deliziosi siti del Parco dell'Etna. La narrazione, oltreché la musica, tira in ballo un pizzico di filosofia, scienza che notoriamente ricerca un ordine morale superiore, con l'auspicio di innescare nei più piccoli (autentici filosofi), con l'aiuto fondamentale dei più grandi, con i quali potranno condividere questa lettura, una riflessione utile volta alla crescita consapevole come alla (ri)scoperta dei luoghi dell’anima. Oltreché Fabrizio Bernini per la deliziosa nota introduttiva, desideravo tanto fosse scritta da un poeta con la capacità connaturata di vedere al di là della superficialità del visibile, ringrazio l’editore Alfio Grasso e Rossella Grasso, curatrice della collana “Il bruco” che ci accoglie. Ringrazio altresì Nino Federico per l’ideazione grafica del libro e della copertina. Altresì colgo l’occasione di questa intervista ricordando che tra i protagonisti del libro c’è anche il nostro magnifico Teatro Bellini di Catania al quale, con il gatto Figaro, abbiamo augurato (si potrà leggere tutto all’interno del libro) di continuare ad essere luogo di comunione di cuori che sulle scene, dietro le quinte, nelle sale, abitano fraternamente il linguaggio universale e salvifico della musica”, conclude la Calanna.