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Da Frontini a Morricone: il mito, la storia e la spiritualità lungo la via Francigena Fabaria

Norma Viscusi

29 Dicembre 2023, 13:15

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E’ stato il concerto giusto per Natale, quello di sabato 23 dicembre, nella chiesa di santa Margherita a Paternò. Ad esibirsi un ensemble che non ha bisogno di presentazioni, poiché la fama ormai consolidata in Italia e all’estero, non risparmia loro riconoscimenti oltremodo lusinghieri e più che meritati. Parliamo del Coro Lirico Siciliano, con un organico ridotto, ma ugualmente efficace, ed un meraviglioso quintetto d’archi, fiori all’occhiello dell’ orchestra stabile del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Il concerto "donato" dal sindaco metropolitano

Il concerto è un dono gradito del Sindaco di Catania, Enrico Trantino, che ha voluto regalare ad otto comuni della provincia, disposti lungo la via francigena Fabaria, un momento di spiritualità e di tradizione, attraverso la musica, sua forma più eletta. Dopo l’abbazia di Maniace, all’interno del castello di Nelson, luogo d’inaugurazione del tour, Paternò è la seconda tappa. Siamo a Santa Caterina come si è già detto, un piccolo scrigno, che invita alla preghiera, all’intimità, alla dolcezza. A rendere l’atmosfera incantata, tante, tantissime candele, lights, diremmo oggi, cosi in voga, e poi…un silenzio totale, che nulla vuol perdere di quella magia, che riesce a portarti fuori dal tempo e dallo spazio e farti dimorare nel mondo sospeso della gioia ad occhi chiusi, e del sorriso, che si schiude alle carezze di melodie lontane e legate alla tradizione. Parliamo intanto di una prima assoluta, un’opera che portiamo nel nostro DNA, per dirla con Francesco Costa, appassionato e travolgente direttore artistico e musicale, e all’interno della quale, tante volte, io stessa, ho riconosciuto, nelle nenie natalizie che la mia mamma mi cantava: incisi melodici, timbri, termini e definizioni da presepe, in un dialetto antico, evocanti atmosfere che rimangono custodite in una memoria collettiva, lontana, eppure intima, nostalgica e rassicurante.

Il Natale siciliano e il programma

Parliamo di Natale siciliano, una composizione in sei movimenti, di Francesco Paolo Frontini (padre della etnomusicologia, che ha raccolto e custodito gran parte della tradizione musicale siciliana). Dalla tradizione poi si passa all’innovazione, all’universo poetico e musicale di Ennio Morricone: un repertorio noto, amato e armonizzato appositamente per questa ensemble vocale e strumentale, e per questo concerto metropolitano 2023, da Corrado Neri, un compositore siciliano di grande talento. Sono le colonne sonore dei films più amati, rimasti incisi nella memoria perché resi maggiormente significanti da quella musica che ha depositato le immagini e i dialoghi in uno scaffale a portata di mano. Quella musica ha consegnato alla storia quei films più di quanto sarebbe stato possibile senza. E la carrellata si apre con C’era una volta il west, con quelle malinconie note lunghe, così descrittive di quel paesaggio assolato, silenzioso, semideserto e quella meravigliosa voce femminile fuoricampo, resa vibrante e struggente, così come doveva essere, dalla eccellente solista del coro. E poi La Califfa, per rubarci il cuore poi, con la suite di Nuovo cinema Paradiso. Una versione davvero originale di tutto, un gioco timbrico, quello di voci ed archi, di sorprendente fascino, giocato con tecniche armoniche originali e di effetto. Gabriel’s oboe, colonna sonora di Mission non poteva mancare, così come l’attesa suite del film, C’era una volta in America, con quel leit- motive Amapola, che ti conduce, senza che tu lo voglia, sulle ali di quella danza, eternizzata dal grande Maestro. Degno di attenzione e plauso, il meraviglioso fischio de Il buono, il brutto e il cattivo, intonato magistralmente da Alberto Antonio Munafò.

Concerto in otto comuni

Grazie alla città metropolitana nella figura del sindaco metropolitano, Enrico Trantino, che ha voluto offrire questo elegante ed adeguato dono agli otto comuni per il Santo Natale; grazie al parroco Padre Alì, felicissimo di aver ospitato l’evento, e una grande applauso, grato e appagato, dagli ospiti presenti, tantissimi invero, e dalla città tutta di Paternò, per il dono di Enrico Trantino e per l’eccellenza dei suoi musicisti: cantori e strumentisti, diretti da Francesco Costa che hanno reso possibile una simbiosi con le luci, con le atmosfere e con il tempo liturgico del Natale, fra tutti il più dolce e ispiratore d’amore.