21 dicembre 2025 - Aggiornato alle 08:57
×

La pop dance che parla catanese: ecco "Strobo" di Lucia

Grazia Calanna

21 Giugno 2024, 12:49

LUCIA_strobo1

S’intitola “Strobo” è il nuovo singolo di Lucia, disponibile su tutti i digital store. Lucia (all’anagrafe Lucia Rizzo) nasce a Catania nel 1999. Cresce attorniata dalla marea di vinili italiani e internazionali del padre. S’innamora del musical e vive ogni festival di Sanremo come un appuntamento imperdibile, “importante quasi come il Natale”. All’età di 11 anni sale per la prima volta sul palco consolidando l’idea di prendere lezioni di canto e pianoforte. Con “Dentro questa casa”, il suo singolo e videoclip di esordio dall’atmosfera introspettiva, ha ottenuto ottimo riscontro di critica e di pubblico. Il secondo singolo “Britney in Versace” è in programmazione in USA, Canada e nel Regno Unito.  Il brano “Un Posto Piccolissimo” è entrato nella rosa delle canzoni finaliste al Roma Music Festival. Lo scorso inverno la cantautrice, che attualmente sta lavorando al primo album, ha pubblicato “Sto correndo forte”: canzone contro la violenza di genere.

-Parlarci del tuo nuovo singolo, quali le peculiarità che lo distinguono?

“Strobo ha sonorità pop-dance ed elettroniche che sono un irresistibile invito a ballare. E non a caso per questo brano abbiamo ideato anche da un’apposita coreografia. Se da una parte il suo sound ti travolge invitandoti a ballarlo, dall’altro il testo racconta di una ragazza che si allontana dalla lusinga di un altro drink e smette di soffrire per il ghosting della persona con cui ha avuto una storia”.

-Qual è la tua “idea” di musica?

“Per me la musica è libertà, è l’amica che si è seduta accanto a me quando mi sentivo a terra, l’amica che mi regala le sue ali ogni volta che posso esibirmi davanti un pubblico. Mi piace esplorarla, contaminarla, studiarla e di conseguenza mettermi alla prova con cose sempre nuove”.

-Quali sono i temi che senti maggiormente "vivi" nel tempo che stiamo attraversando?

“Da ragazza che ha conosciuto molto da vicino il dolore emotivo, sento l’esigenza di dare voce alla forza interiore, alla capacità di rialzarsi, al diritto di realizzarsi e di seguire i propri sogni”.

-Cosa può la musica, cosa ha potuto per la tua esistenza?

“Una persona una volta mi disse: la musica ti salva sempre. Devo darle ragione: la musica c’era quando pensavo di non stare bene in nessun posto, la musica c’era quando ho dovuto dire addio alla mia adorata nonna, la musica c’era nei momenti più belli e so che ci sarà tutte le volte che sarà ripescare un ricordo”.