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Ecco "Mafiare. Cosa nostra e Stidda: lo stato delle cose”, il nuovo libro - manuale di Franco Castaldo

Presentato al museo Griffo racconta 50 anni di criminalità agrigentina con lo stile proprio del cronista

Redazione La Sicilia

21 Dicembre 2024, 18:59

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E’ uno spaccato di storia che copre mezzo secolo: fatti, nomi e dinamiche. Frutto di accurate ricerche e atti giudiziari, pagine che lasciano cadere la maschera a coloro che hanno creduto di essere invincibili, mostrando all’opinione pubblica il vero volto di chi ha sporcato tutto ciò che ha toccato. E’ il nuovo libro del giornalista Franco Castaldo dal titolo “Mafiare. Cosa nostra e Stidda: lo stato delle cose” che è stato presentato nella sala Zeus del Zeus del museo archeologico “Pietro Griffo” di Agrigento in occasione del ventesimo dalla fondazione di Grandangolo Agrigento.

Il nuovo libro di Franco Castaldo affronta la storia mafiosa agrigentina degli ultimi 50 anni analizzando dinamiche e trasformazioni avvenute nel tempo, senza mai staccarsi dal gotha mafioso siciliano, con la scrittura propria del cronista di nera e giudiziaria. Ne viene fuori un vero e proprio manuale della mafia agrigentina destinato non solo agli addetti ai lavori ma anche, e soprattutto, ad un’opinione pubblica sempre più attenta e desiderosa di sapere.

“Il titolo Mafiare – ha spiegato Castaldo - è un neologismo che ho preso in prestito dal papà della mafia, Michele Greco che coniò per la prima volta questo termine. Nel libro di 270 pagine di storia mafiosa della provincia di Agrigento raccontiamo delle nuove strategie e i nuovi interessi attraverso le sentenze che sono state pronunciate nel corso di 50 anni. Partiamo dalla Santa Barbara dell’84 e arriviamo sino ad oggi. Non ci sono spunti, riflessioni personali, ma l’analisi esatta dei procedimenti giudiziari. Il libro è impreziosito dal saggio introduttivo dell’ex procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio dotandolo di nuovi ed interessanti contributi provenienti da chi Cosa nostra e Stidda le ha giudicate presiedendo la Corte d’Assise di Agrigento che ha celebrato il processo Akragas. Alla presentazione oltre al procuratore Patronaggio è intervenuto anche Salvatore Vella, procuratore della Repubblica di Gela, il questore di Caltanissetta Pinuccia Albertina Agnello, la giornalista dell’Adnkronos Elvira Terranova il consigliere dell’Ordine dei Giornalisti della Sicilia Franco Nicastro e il giornalista Rai Silvio Schembri.