Debutta a Catania la pièce “Miseriae nobiltà” con Toti e Totino protagonisti
Al Teatro Angelo Musco dal 5 febbraio alle 19
Miseria e Nobiltà con Toti e Totino
Toti Mancuso e Totino La Mantia tornano in scena al Teatro Angelo Musco con “Miseria e nobiltà”, una nuova commedia diretta da Giampaolo Romania liberamente ispirata all’iconico film con Totò.
Lo spettacolo prodotto dall’associazione culturale Abc debutterà mercoledì 5, alle 19, e sarà poi replicato fino al 23 febbraio.
In scena con il duo comico palermitano ci saranno Giuseppe Balsamo, David Cannavò, Barbara Gutkowsky, Giovanni Maugeri, Elena Melardi, Luca Micci, Mariachiara Pappalardo, Loredana Scalia e Viviana Toscano, con la partecipazione straordinaria del piccolo Matteo Ciancitto. Le scene sono di Salvo Manciagli, i costumi di Graziella Torretti.
La commedia racconta le esilaranti vicende di un gruppo di poveracci che si ritrovano, loro malgrado, a fingersi nobili. Felice Sciosciammocca (Totino La Mantia) è uno squattrinato scrivano che vive in condizioni di estrema povertà insieme a famiglia e amici, tra cui spicca il nome di Pasquale il fotografo (Toti Mancuso). La trama si sviluppa quando Eugenio, un giovane aristocratico innamorato della bellissima Gemma, si rivolge a Felice e alla sua compagnia di amici squattrinati per un aiuto inaspettato: convincere il padre di Gemma, un sospettoso ricco borghese, che la famiglia del pretendente possiede autentiche origini nobiliari.
La richiesta di Eugenio è motivata da un amore sincero, ma si scontra con le barriere sociali e le ipocrisie del tempo. Felice e il suo gruppo, spinti dalla speranza di un compenso che potrebbe finalmente alleviare le loro difficoltà, accettano il rischio e si lanciano in una rocambolesca messinscena.
Con una creatività sfrenata e un pizzico di ingenuità, si trasformano in improbabili nobili, dando vita a una commedia degli equivoci fatta di fraintendimenti, inganni e momenti esilaranti che mettono in discussione le rigide regole dell'apparenza sociale.
«La miseria - spiega il regista Giampaolo Romania - non limitata alla sola condizione economica elevata a simbolo di un disagio esistenziale, si trasforma in uno specchio attraverso il quale osservare l’essenza più genuina dell’umanità: quella che si adatta, che spera e che, con una dignità incrollabile, affronta le avversità della vita. Al contrario, la nobiltà, spogliata del suo scintillio superficiale, viene esposta e derisa, rivelando quanto fragile e sfumato sia il confine tra le due dimensioni che solo apparentemente sono opposte».
Dopo il debutto di domani, lo spettacolo sarà replicato: giovedì 6 (alle 19), venerdì 7 (21), sabato 8 (17,30 e 21), domenica 9 (18), mercoledì 12 (19), giovedì 13 (19), venerdì 14 (21), sabato 15 (17,30 e 21), domenica 16 (18), mercoledì 19 (19), giovedì 20 (19), venerdì 21 (alle 21), sabato 22 (alle 17,30 e alle 21), domenica 23 febbraio (alle 18).