19 dicembre 2025 - Aggiornato alle 00:05
×

“L’alchimia di un’anima in viaggio”: il primo libro di Elena Guerriero, manager bolzanina di Carmen Consoli che si è innamorata della Sicilia

Immagini, parole e musica sono alla base della scrittura di questa artista che con la cantantessa condivide anche il palcoscenico come tastierista

06 Aprile 2025, 20:17

elena guerriero

Immagini, parole e musica sono alla base della scrittura di Elena Guerriero. Nata a Bolzano ma siciliana di adozione, si è trasferita in Sicilia nel 2011 per diventare la personal manager di Carmen Consoli.
Con la cantantessa condivide anche il palcoscenico come tastierista. È semplice, ama il mare, la natura ed è stata proprio l’Isola a incoraggiarla a dare vita al suo primo libro che racchiude versi e pensieri sparsi dal titolo “L’alchimia di un’anima in viaggio” (Albatros).

Da Siracusa, città che la musicista e scrittrice ama tanto, parte il suo tour di presentazione. Stasera al Pop alle 18 insieme all’attrice Giulia Valentini e alla giovane cantautrice catanese Alice Giuliano; il 17 aprile sarà alla Feltrinelli di Catania insieme all’attrice Lucia Sardo e poi ad Acireale (10 maggio); Castrocielo (31 maggio) e Palermo (8 giugno).

Musicista, personal manager, autrice. Come si è accostata alla scrittura?

«La scrittura da sempre è stata il mio canale di comunicazione perché io nasco come persona fondamentalmente timida e molto riservata e ho sempre affidato alla penna il compito di tirar fuori quello che sono i miei sentimenti, emozioni e da quando sono piccola metto nero su bianco i pensieri che si accavallano nella testa. Più che poesie mi piace chiamarli pensieri. La stessa cosa capita con il pianoforte, mi siedo e suono e compongo melodie però la scrittura è quella che più mi identifica».

Il tema del viaggio è ricorrente. Quanto incide nel suo comporre?

«Non tutto quello che scrivo è autobiografico. Indubbiamente viaggiare, guardare intorno culture diverse, osservare quello che mi circonda è uno stimolo incredibile. Tutto quello che mi emoziona alla fine lo restituisco attraverso la scrittura o la musica. Amo guardare l'alba, se riesco anche tutte le mattine. Nella corsa frenetica delle nostre vite spesso non ci rendiamo conto della bellezza che ci passa accanto o della magia di alcuni momenti e li lasciamo fuggire. Non esiste giorno che non mi fermo a fare una passeggiata per respirare il mare, sentirne la brezza, il rumore, vedere i gabbiani».

Ad ogni pensiero associa una canzone. Come le ha accostate?

«Ascolto di tutto e mi piace scoprire anche cose apparentemente molto lontane da me. Quello che scrivo nasce fondamentalmente su una melodia. Non smetto mai di ascoltare musica perché è la colonna sonora da quando sono nata. La musica mi induce a scrivere e così ho indicato nel libro le canzoni come soundtrack perché secondo me è importante in qualche modo che chi legge quello che ho scritto ci accompagni quella melodia che mi ha scatenato quel tipo di emotività».

Meditazione e attività fisica contribuiscono a farle osservare il mondo diversamente?

«Sicuramente sì. Dentro di noi ci sono più mondi, spesso in opposizione. Mi piace molto scavare dentro di me e le mie paure. La meditazione mi aiuta ad avere un equilibrio interiore che non oscilli eccessivamente con le influenze del mondo esterno. Il mondo va veloce e io sento, ultimamente, l'esigenza di rallentare, di fermarmi e sto imparando anche a cercare di rallentare le mie giornate perché siamo abituati a bruciare tappe, divorare tutto subito per poi restarne scontenti. Provengo da una famiglia molto sportiva quindi l’attività fisica mi è stata trasmessa sin da piccola. Bolzano da questo punto di vista offre tanto».

Vive in Sicilia da tanti anni. Le piace?

«Vivo qui da quando Carmen Consoli mi ha chiesto di farle da personal manager. Della Sicilia amo tutto: l'Etna alle spalle - un vulcano che è una cosa che per me era completamente sconosciuta - e mi dà una carica energetica indescrivibile; il mare mi dà felicità. Bolzano castrava il mio sguardo, qui i paesaggi sconfinano lo sguardo, senza parlare delle persone e dell’ospitalità che hanno contribuito a far emergere lati del mio carattere prima nascosti, essendo molto timida».