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Eurovision, la tv spagnola contesta il televoto: come ha fatto Israele ad arrivare al secondo posto?

Redazione La Sicilia

19 Maggio 2025, 11:29

israel

Non si placano le polemiche sul Festival Eurovision: la radiotelevisione pubblica spagnola Rtve chiederà formalmente all’Unione Europea di Radiodiffusione (Uer) di aprire un dibattito sull'adeguatezza del sistema di televoto e una verifica del voto dell’audience, sollevando dubbi sul suo condizionamento per i conflitti bellici in corso.

L’iniziativa, annunciata da Rtve in un messaggio su X, dopo che la rappresentante della Spagna, Melody, si è classificata penultima e Israele ha vinto il televoto nonostante abbia ottenuto un punteggio modesto - solo 60 punti - da parte della giuria di esperti del concorso.

Rtve ritiene che l’esito del televoto sia stato condizionato dagli attuali scenari di guerra, compromettendo la natura culturale del concorso. E ha evidenziato come nelle semifinali, i paesi coinvolti in conflitto, Israele e Ucraina, abbiano entrambi vinto il voto del pubblico.

La presa di posizione dell’emittente pubblica spagnola segue un messaggio trasmesso all’inizio della finale di Eurovision in cui si leggeva: «Pace e giustizia per la Palestina», un gesto che aveva precedentemente portato l’Uer a minacciare Rtve con "multe punitive" per le prese di posizione politiche. I presentatori spagnoli di Eurovision avevano già sollevato la questione del conflitto a Gaza durante la semifinale, ricordando il numero elevato di vittime del conflitto di Israele, fra cui molti bambini. E la Spagna, assieme ad altri Paesi, aveva messo in discussione la partecipazione di Israele al concorso.

Rtve segnala, infine, che altri Paesi si uniranno alla sua richiesta di revisione del sistema di voto del festival.