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Tragedie, applausi a scena aperta per Lisistrata: il paradosso di Aristofane quanto mai attuale

Con la magnifica interpretazione di Lella Costa resterà in scena fino al 27 giugno alternandosi con Edipo a Colono di Sofocle

Redazione La Sicilia

14 Giugno 2025, 10:53

Tragedie, applausi a scena aperta per Lisistrata: il paradosso di Aristofane quanto mai attuale

Grande successo per la commedia Lisistrata di Aristofane e applausi a scena aperta ieri sera per Lella Costa, protagonista dello spettacolo diretto da Serena Sinigaglia che ha divertito e fatto riflettere il pubblico del Teatro Greco di Siracusa. La nuova traduzione del testo di Aristofane è di Nicola Cadoni, la scena di Maria Spazzi, i costumi di Gianluca Sbicca, le musiche di Filippo Del Corno, la direzione del coro di Francesca Della Monica ed Ernani Maletta, le coreografie di Alessio Maria Romano, il disegno luci di Alessandro Verazzi. Nel cast dello spettacolo anche le allieve e gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico.

«Lisistrata parla di guerra. O meglio parla di chi non ne può più di subire o fare la guerra - dice Serena Sinigaglia -. Il paradosso di Aristofane, a distanza di secoli, mi appare tutt'altro che un paradosso: se le donne di tutti i fronti di guerra si unissero sotto la bandiera della pace, negandosi ai mariti o ai propri compagni, non cesserebbero gli scontri armati e le battaglie? Ma Lisistrata parla anche d’amore, un amore laico, potente, felice e giocoso. Questi temi rendono Lisistrata eterna e come tale ho cercato di costruire, con i miei straordinari collaboratori, uno spettacolo che non avesse un tempo definito, giocando a citare l’antico e il contemporaneo continuamente».

I personaggi si muovono, come racconta Maria Spazzi, «in una scena dominata da una grande struttura che ricorda un telaio antico da cui partono tantissimi fili in cui i fili sono metafora di dialogo. L’incontro e il dialogo dunque, come presupposto indispensabile per tessere la pace». Le musiche di Filippo Del Corno raccontano «sorgenti acustiche differenziate che rappresentano i due opposti eterogenei e apparentemente inconciliabili, chiamati ad incarnare simbolicamente i due universi, femminile e maschile, che si fronteggiano in Lisistrata», mentre i costumi disegnati da Gianluca Sbicca sono degli abiti «passepartout, legati sì a un immaginario 'anticò, ma allo stesso tempo anche al nostro contemporaneo cercando di avvicinare questa storia di "emancipazione femminile" ai giorni nostri». Infine, i movimenti di Alessio Maria Romano sono pensati sia per Pace che «chiederà ascolto, tenterà di urlare la fragilità della sua esistenza ma anche dell’esistenza dell’umanità intera» sia per il coro e l’intera collettività che abiterà la scena.
Lisistrata resterà in scena fino al 27 giugno alternandosi con Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Robert Carsen per poi andare in tournée al Teatro Grande di Pompei dal 18 al 20 luglio e al Teatro Romano di Verona l’11 e il 12 settembre.