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Il Barbablù Fest accende Morgantina: musica, teatro e cultura per la quinta edizione del festival

Dall’1 all’8 agosto, la bellezza millenaria del Parco Archeologico e la città di Mazzarino ospitano una settimana di grandi eventi tra note, parole e memoria

Redazione La Sicilia

28 Luglio 2025, 15:58

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Dall’1 all’8 agosto, la bellezza millenaria del Parco Archeologico di Morgantina e la città di Mazzarino ospitano una settimana di grandi eventi tra note, parole e memoria. Un progetto che unisce valorizzazione territoriale e arte contemporanea. Un festival che nasce dal cuore della Sicilia più autentica, tra rovine antiche e visioni contemporanee, e che in cinque anni ha saputo crescere, affermandosi come un appuntamento irrinunciabile per artisti, pubblico e turisti. La quinta edizione si preannuncia con un ricco cartellone negli straordinari scenari del Parco Archeologico di Morgantina e della città di Mazzarino.

Prodotto da Terzo Millennio Progetti Artistici di Andrea Peria Giaconia, nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e curato per il secondo anno dalla direzione artistica del giornalista e scrittore Alberto Samonà, il festival prende il nome dalla celebre “Testa di Ade” – ribattezzata affettuosamente Barbablù per i suoi ricci blu – uno dei reperti più emblematici trafugati e poi restituiti alla Sicilia, simbolo potente di identità e rinascita culturale.

Il cartellone 2025 spazia tra musica d’autore, jazz, teatro e colonne sonore, con artisti di primo piano e progetti pensati per restituire valore ai luoghi, creando un ponte tra passato e presente.

Ad aprire il festival, il 1° agosto, sarà Max Gazzè con la Calabria Orchestra e Musicae Loci, progetto che intreccia la sua musica con le tradizioni popolari locali, regalando al pubblico una versione inedita del suo repertorio: ogni concerto diventa così un atto di ascolto del territorio, in una contaminazione continua tra identità sonore. Ottoni e percussioni, tamburelli, organetti, violini e chitarre battenti si fonderanno con le sonorità di Gazzè, spaziando tra stili ed epoche diverse, con una versatilità musicale particolare dove i ritmi colorati e ipnoticamente ripetitivi degli strumenti più tradizionali e delle percussioni si uniranno al background sonoro del cantante. Così, in una commistione reciproca di note, l’orchestra ridisegnerà con nuove sfumature i brani del cantautore e lui reinterpreterà alcune delle canzoni più rappresentative della tradizione locale. 

Il 2 agosto, spazio a Raphael Gualazzi, che in una dimensione Piano-vocal esplorerà i territori del jazz, della lirica e delle colonne sonore, in una performance intima e raffinata: un racconto in musica dei successi e delle più grandi ispirazioni di Gualazzi. L’artista restituisce alle composizioni la loro dimensione più autentica, ripercorrendo un repertorio che spazia da brani scritti per colonne sonore a divertissements su arie d’opera, da omaggi alla tradizione afro-americana, a incursioni rapsodiche su memorabili temi della musica italiana e internazionale.

Domenica 3 agosto sarà la volta di Love Morricone – Archi & Voci, un omaggio del Coro Lirico Siciliano all’arte di Ennio Morricone, tra suggestioni cinematografiche e interpretazioni intense delle sue composizioni più celebri. Archi & Voci" è un inusuale e speciale progetto musicale, in una particolare formazione cameristica, un viaggio imperdibile e travolgente dentro l’arte di uno dei più grandi compositori del Novecento. Il programma verte sulle interpretazioni suggestive delle colonne sonore di alcuni film simbolo della storia del cinema come Nuovo Cinema Paradiso, Malèna, La leggenda del pianista sull'oceano, Per un pugno di dollari, Mission, C'era una volta il west, Giù la testa, C'era una volta in America; la seconda parte del concerto è, invece, incentrata sullato "pop" del compositore romano con brani come Il Mondo, Che cosa c'è, Amapola.

Il 6 agosto, protagonista il teatro civile con MEdusa, messa in scena dalla Compagnia dell’Arpa con la regia di Filippa Ilardo e Dario La Ferla: uno spettacolo che ribalta il mito, trasformando Medusa da mostro a vittima, simbolo delle donne emarginate e della violenza invisibile del potere. Medusa non è il mostro, ma chi l’ha trasformata in tale. Dietro la sua chioma di serpenti e lo sguardo pietrificante, si cela la storia di una giovane donna punita non per un errore, ma per la sua semplice presenza. Per essere stata vista. Desiderata. Violata. E poi cancellata. Si parte da qui: da una figura dimenticata, sacrificata, usata come emblema di terrore quando in realtà è solo una delle infinite vittime di un sistema che assolve i potenti e punisce i fragili.

Giovedì 7 agosto, la scena è tutta per la musica colta con un programma cameristico dedicato a Piazzolla, Villa-Lobos e Turina, che condurrà il pubblico in un viaggio tra ritmi sudamericani, suggestioni classiche e virtuosismi strumentali, in perfetta armonia con il fascino eterno di Morgantina.

A chiudere il festival, l’8 agosto a Mazzarino, saranno i Matia Bazar, storica formazione del pop italiano, con una serata che ripercorrerà i grandi successi della band – da Vacanze Romane a Per un’ora d’amore – e che suggellerà idealmente il legame tra Morgantina e il comprensorio nisseno, valorizzato anche attraverso la Villa Romana del Casale.

Cinque anni di concerti, spettacoli e storie condivise testimoniano il valore di un’idea che mette al centro il territorio come palcoscenico. Il Barbablù Fest è molto più di un evento: è una narrazione collettiva che coinvolge istituzioni, artisti e comunità, e che invita il pubblico a riscoprire, attraverso la cultura, l’anima profonda della Sicilia.