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Gianfranco Pappalardo Fiumara di nuovo alla Carnegie Hall insieme a Giulio Potenza

L’artista etneo sarà protagonista, con il pianista Giulio Potenza, di un concerto nella stagione ufficiale della prestigiosa sala newyorkese

Redazione La Sicilia

11 Agosto 2025, 00:48

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Il prossimo 3 marzo 2026, il pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara si esibirà nuovamente alla Carnegie Hall di New York, per la sesta volta nella sua carriera. Un appuntamento di grande prestigio che quest’anno lo vedrà in duo con il pianista fuoriclasse Giulio Potenza, all’interno della stagione ufficiale della storica sala da concerto.

Maestro Pappalardo Fiumara, cosa rappresenta per lei il ritorno alla Carnegie Hall?

«La Carnegie Hall è un luogo simbolo della musica mondiale. Tornarci per la sesta volta è per me un riconoscimento del lavoro svolto negli anni, ma soprattutto un’occasione per rinnovare l’emozione di esibirmi in una sala che ha ospitato i più grandi interpreti della storia».

In un momento storico segnato da conflitti e divisioni, crede che la musica possa avere un ruolo nella costruzione della pace?

«Assolutamente sì. La musica è un linguaggio universale che abbatte le barriere culturali e linguistiche. In un concerto, persone di origini diverse si ritrovano unite dalla stessa emozione: questo è già un piccolo atto di pace. Portare la nostra musica a New York significa anche lanciare un messaggio di armonia e dialogo tra i popoli».

Quest’anno dividerà il palco con Giulio Potenza, pianista fuoriclasse. Come è nata questa collaborazione?

«Giulio Potenza è un interprete straordinario, capace di unire virtuosismo e profondità interpretativa. Con lui condivido una stima reciproca e una forte affinità artistica. Abbiamo scelto di vivere questa esperienza insieme perché crediamo che il dialogo tra due pianoforti possa offrire al pubblico un momento musicale intenso e ricco di sfumature».

Che messaggio vorrebbe dare ai giovani che si avvicinano alla musica classica?

«Di coltivare la passione senza scoraggiarsi. La musica richiede disciplina e sacrificio, ma ripaga con emozioni profonde e irripetibili. Ai giovani dico: ascoltate tanto, suonate tanto e non abbiate paura di portare la vostra personalità in ogni nota».