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Eurovision 2026 e la presenza di Israele: quattro nazioni pronte a boicottare il contest

Le violenze a Gaza stanno creando polemiche

Redazione La Sicilia

13 Settembre 2025, 16:17

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Quattro Paesi – Slovenia, Islanda, Irlanda e Olanda – hanno già annunciato il loro boicottaggio o minacciato di non partecipare alla prossima edizione dell’Eurovision Song Contest se Israele prenderà parte alla competizione, in segno di protesta contro la situazione a Gaza. L’elenco delle nazioni contrarie potrebbe però allungarsi ulteriormente.

La posizione della Spagna e la risposta del direttore Eurovision

A maggio, il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez aveva dichiarato che Israele "andrebbe escluso" dalla competizione in futuro.

Dal canto suo, il direttore di Eurovision, Martin Green, ha commentato: «Comprendiamo le preoccupazioni e le opinioni riguardo al conflitto in Medio Oriente. Le emittenti hanno tempo fino a metà dicembre per confermare la loro partecipazione all’edizione di Vienna. Spetta a ciascun membro decidere se partecipare o meno al concorso, e rispetteremo tutte le decisioni».

Ultime minacce di ritiro e precedenti esclusioni

L’emittente olandese Avrotros è la più recente a minacciare il ritiro dalla competizione prevista in Austria, vincitrice dell’edizione di quest’anno. Giovedì scorso, anche l’Irlanda, sette volte vincitrice dell’Eurovision, ha annunciato di non voler gareggiare accanto a Israele. Slovenia, Islanda e Irlanda hanno confermato la loro assenza, mentre la Spagna sta ancora valutando la situazione.

Paesi sono stati esclusi in passato, come la Bielorussia nel 2021, dopo la controversa rielezione di Alexander Lukashenko, e la Russia nel 2022, in seguito all’invasione dell’Ucraina.