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le nostre scuse

Santissimo Fiorello, tu ce l’avrai sempre più grande di tutti

Lo showman a “La Pennicanza” tira le orecchie al nostro giornale per una questione di misure delle fotografie, la replica del quotidiano

Leonardo Lodato

26 Novembre 2025, 09:16

09:18

Santissimo Fiorello, tu ce l’avrai sempre più grande di tutti

Al Santissimo Fiorello Rosario, in arte “simply” Fiorello
e p.c. Eccellentissimo Mattarella Sergio, Presidente della Repubblica Italiana.

Santissimo! Quanto ci piace. Scusi le volgarità (eventuali). Santissimo, ci perdoni, se può.

Ieri l’altro, in preda a un raptus da brainstorming di redazione, abbiamo pensato (scusi se lo abbiamo fatto senza chiedere preventivamente la Sua spettabile autorizzazione) di schiaffare il mostro in prima pagina. Anche se mostro, a nostro modestissimo avviso, non sembra proprio. Siamo uomini o caporali? Ci siamo chiesti. E a quel punto ci è sembrato scontato enfatizzare il ruolo di seguitissima, amatissima, showgirl d’origine catanesissima, rappresentato dalla signora Leotta Diletta. In fondo, che male c’è se abbiamo seguito fin dal pianterreno in ascensore e poi a casa la signora Leotta Diletta che faceva sfoggio del nostro (pane) quotidiano? Pensavamo di fare bene, e del bene, a mostrare in tutta la sua bellezza, brillantezza e schiettezza, la Signora delle conduttrici sportive con in mano “La Sicilia”.

Ebbene sì, Santissimo e Stimatissimo Fiorello Rosario. Avevamo fatto i conti senza l’oste e a questo punto non resta che prostrarci ai Suoi piedi. Anzi, se lo ritiene, può anche muoversi e camminarci di sopra, pur di far sì che si possa espiare le colpe di aver sottostimato la Sua influente figura umana e professionale.

Santissimo e Stimatissimo, Le chiediamo innocentemente: era proprio il caso di coinvolgere in questo assolutamente involontario incidente diplomatico Sua Altezza Serenissima il Presidente della Repubblica, Mattarella Sergio, siciliano di Palermo, adoratore di cannoli e arancin@, ma anche della Signora Leotta, scatenando un’ulteriore guerra tra Catania e Palermo, passando da Augusta, e attraversando quei miseri resti di asfalto che qualcuno si ostina a chiamare strade?

Il giornale, come Lei ben sa, supera qualsiasi ostacolo, lo abbiamo portato, anzi riportato, anche a Roma e a Milano, e il nostro augurio è che Lei possa continuare ad acquistarlo dal suo giornalaio di fiducia (a proposito, lunga vita alla categoria!). Perché Lei, Santissimo, deve sapere che resta per noi il miglior conducator e la persona che, da oggi, come può notare, ce l’ha più grande di tutti, cosa che Lei ben sa, dalle nostre parti, materialmente e metaforicamente, ha un significato di una certa importanza.

Ci perdoni, invece, per l’ingenuità compiuta nel caos di una intensa giornata di lavoro e continui a leggere il nostro quotidiano, anzi tutti i quotidiani perché la carta stampata ha bisogno anche di Lei. E del presidente Mattarella. E perché no, anche di Diletta Leotta.