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Lirica

La Scala apre con "Lady Macbeth del distretto di Mcensk": la diretta 4K su Rai 1, gli ospiti del palco reale e il flash mob

La Prima a partire dalle 17.45 con Riccardo Chailly e la regia di Vasily Barkhatov

Redazione La Sicilia

07 Dicembre 2025, 15:21

15:33

La Scala apre con "Lady Macbeth del distretto di Mcensk": la diretta 4K su Rai 1, gli ospiti del palco reale e il flash mob

Un’opera dirompente e sensuale, a lungo censurata per la sua audacia e celebrata per l’altissima qualità musicale: è Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Dmitrij Šostakovič, che inaugura la stagione del Teatro alla Scala e che Rai Cultura propone oggi in diretta su Rai 1 a partire dalle 17.45.

Come di consueto, grande cura è dedicata alla ripresa: dieci telecamere in alta definizione, 45 microfoni in buca e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni per i solisti, con una squadra di 50 professionisti tra cameraman, microfonisti e tecnici audio-video. Il team di produzione ha seguito la messa in scena sin dalle prime prove dello spettacolo — diretto dal Maestro Riccardo Chailly, con regia di Vasily Barkhatov — intensificando il lavoro nelle due settimane precedenti il debutto. La regia televisiva è affidata ad Arnalda Canali.

La ripresa sarà in 4K, con una definizione quattro volte superiore agli standard televisivi abituali. L’opera andrà in onda anche su Rai Radio3, su Rai 1 HD (canale 501), su Rai4K (canale 210 di Tivùsat) e su RaiPlay, dove resterà disponibile per 15 giorni dopo la prima. Oltre tre ore di trasmissione, complete di sottotitoli, condurranno il capolavoro di Šostakovič nelle case degli italiani.

Oltre all’opera, con l’accurata ripresa audio e video del Centro di Produzione TV di Milano, la Rai racconterà il contesto del titolo più atteso della stagione. Su Rai 1 Milly Carlucci e Bruno Vespa, con collegamenti di Giorgia Cardinaletti dal foyer, guideranno la diretta televisiva incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, protagonisti e ospiti. Per Radio3 seguiranno la serata Gaia Varon e Oreste Bossini. Saranno coinvolte anche le diverse testate giornalistiche della Rai con dirette, servizi e approfondimenti, con ospiti in studio e dal foyer della Scala.

Stasera, durante la Prima alla Scala, la senatrice a vita Liliana Segre siederà nel palco reale. “Ci sarà il presidente della Corte costituzionale con la moglie e la senatrice Segre; ormai questa presenza è diventata una tradizione. Ci scherzo un po’ con lei, l’ho sentita in questi giorni e le ho detto, ‘passano gli anni ma devi sempre tenere l’energia anche per la Prima della Scala, perché dura tre ore e mezza’. È una nostra maestra ed è giusto continuare a reiterare questo tributo a una persona che ha dato tanto a Milano”, ha dichiarato il sindaco, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro.

E in occasione della prestigiosa inaugurazione della stagione lirica non mancano manifestazioni e proteste. Un gruppo di professori d’orchestra e coristi della Scala è già sceso in piazza e ha eseguito il "Và, pensiero" per protestare contro le politiche per lo spettacolo, chiedere attenzione verso il mondo della cultura, finanziamenti adeguati e lo stop alle ingerenze politiche.
«Questo presidio parla a tutto il Paese - ha spiegato il segretario della CGIL di Milano Luca Stanzione -, e dice al governo che non ci arrendiamo all’idea che occupino posizioni nella cultura senza occuparsi delle lavoratrici e dei lavoratori e della loro libertà artistica. Bisogna investire nell’economia della conoscenza di cui Milano è capitale invece che nell’economia di guerra».
Al presidio, a cui hanno mandato messaggi di solidarietà lavoratori del mondo della cultura, dal teatro Bellini di Catania al Regio di Torino al coordinamento delle fondazioni lirico sinfoniche all’orchestra Sinfonica di Milano e Sinfonica siciliana - sono intervenuti anche due lavoratori della Fenice, in mobilitazione da quando è stata annunciata la nomina di Beatrice Venezi a direttrice musicale del teatro.

«Siamo molto preoccupati per quello che è successo. È l’inizio della fine e la cultura non si può piegare a questo. Non possiamo permettere che questa ingerenza - hanno aggiunto i lavoratori in protesta - distrugga il tempio della lirica. Chiediamo il supporto dell’opinione pubblica in questa battaglia: stateci vicini».

Nel pomeriggio invece una delegazione di +Europa terrà un flash mob simbolico per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della classe dirigente sulla situazione in Ucraina. “Il nostro gesto non vuole essere una critica all’arte o alla cultura, ma un monito alla libertà e alla democrazia in Europa minacciate dalla Russia di Putin, difese strenuamente dal popolo ucraino”, affermano Martina Scaccabarozzi (+Europa Milano) e Giulio Guastini dell’assemblea nazionale di +Europa. “Rappresentiamo l’Europa dello stato di diritto, dalla parte dell’Ucraina e ci appelliamo all’UE perché la crisi internazionale e le sfide economiche ci impongono un’accelerazione verso gli Stati federati d’Europa, per la difesa dei valori che mettono al centro la pace e la cooperazione internazionale”.