musica
Palermo, “Ars Nova” ricorda Alessandro Scarlatti a trecento anni dalla sua scomparsa
Venerdì 12 dicembre all’Oratorio di San Mercurio “La meraviglia del barocco”
Ars Nova (l’associazione siciliana per la musica da camera) dedica un incontro ad Alessandro Scarlatti nel trecentesimo anniversario della sua morte, avvenuta il 24 ottobre 1725. Venerdì 12 dicembre alle ore 19, nell’Oratorio serpottiano di San Mercurio, Ars Nova propone un appuntamento intitolato “La meraviglia del barocco”, liberamente riferito agli studi di Roberto Pagano su Alessandro Scarlatti.
Alessandro Scarlatti morì il 24 ottobre 1725. Nato a Palermo, Scarlatti si trasferì fuori dalla Sicilia per sviluppare pienamente la propria attività musicale. È riconosciuto come uno degli innovatori del melodramma, forma musicale che ha segnato la cultura europea e mondiale, ed è stato padre di Domenico Scarlatti, anch’egli musicista di rilievo nella storia della musica italiana ed europea.
Le musiche di Alessandro Scarlatti saranno eseguite da Officina Barocca Siciliana (ensemble barocco con copie di strumenti d'epoca e solisti), direttrice Roberta Faja, soprano Elena Schiera, flauto traversiere Ester Prestia. Letture curate da Maurizio Spicuzza, Valentina Scianna e Filippo La Porta su testi di Valentina Scianna. Introduzione di Filippo Milazzo.
Nel 300° anniversario della scomparsa di Scarlatti, l’ascolto delle sue opere e delle parole dei suoi interpreti introduce a un percorso di riscoperta di uno dei musicisti europei più importanti, nato a Palermo e ancora poco noto nella sua città. Il progetto si inserisce in un cammino di approfondimento che proseguirà anche attraverso la rilettura delle ricerche di Roberto Pagano, clavicembalista e musicologo palermitano, biografo di Alessandro e Domenico Scarlatti e studioso della Palermo barocca, scomparso nel 2015.
“Ravvivando la memoria e la conoscenza di Scarlatti – dichiara Giulio Pirrotta, presidente di Ars Nova – desideriamo contribuire, nel nostro piccolo, a mantenere presente il patrimonio musicale che gli dobbiamo e lo spirito innovativo e internazionale che auspichiamo riverberi sulla nostra comunità”.