Spettacoli
Ragusa, Bayt - la casa negata della compagnia Godot emoziona il pubblico
Un intreccio ricco di spunti speciali che mette insieme le voci di autori palestinesi con quelle di autori israeliani
“Bayt – La casa negata”, produzione della compagnia Godot di Ragusa, ha profondamente colpito gli spettatori che nei giorni scorsi hanno affollato la Maison GoDoT. Ogni replica si è rivelata intensa e struggente, attraversata da silenzi densi di emozione e da una commozione palpabile. L’allestimento torna in scena venerdì 12 dicembre alle 20:30, sabato 13 alle 19:30 e domenica 14 alle 18: un appuntamento di forte valenza civile e culturale, rivolto ad adulti, giovani, docenti e studenti, per aprire spazi di confronto su temi cruciali come pace, dialogo e reciproca comprensione.
Nato da un’idea di Federica Bisegna, che firma anche l’adattamento dei testi e i costumi, e diretto da Vittorio Bonaccorso, lo spettacolo intreccia le voci di alcuni tra i maggiori autori palestinesi, come Ghassan Kanafani e Mahmoud Darwish, e di importanti scrittori israeliani quali David Grossman e Amos Oz, componendo un mosaico di testimonianze che attraversa dolore, identità, resistenza e speranza. Il titolo racchiude il cuore dell’opera: “bayt” significa sia “casa” sia “verso” in arabo ed ebraico, una doppia radice che alimenta un racconto capace di interrogare il senso dell’abitare, del riconoscere l’altro e dell’urgenza, più che mai attuale, di ascoltarne la storia.
Bisegna tesse con maestria una narrazione che unisce poesia e memoria, costruendo un dialogo ideale tra culture, in cui le parole diventano luoghi e i luoghi negati si fanno ferite ancora aperte. La regia di Bonaccorso, essenziale e poetica, trasforma lo spazio scenico in un luogo dell’anima: frammenti di memoria, parole sospese, gesti che evocano un’appartenenza sottratta. In scena, interpreti tutti convincenti: gli stessi Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso, con un cameo di Tiziana Bellassai, affiancati da Rossella Colucci, Benedetta D’Amato, Alessandra Lelii, Lorenzo Pluchino, e da Marco Cappuzzello, Ginevra Cilia, Leonardo Cilia, Emili Mankolli, Ervjola Jaupi, Maria Flavia Pitarresi, con la collaborazione di Mattia Zecchin.
«Le prime repliche ci hanno profondamente emozionato – raccontano i direttori artistici Federica Bisegna e Vittorio Bonaccorso – Vedere il pubblico così coinvolto, attento e silenzioso ci conferma che il teatro può essere molto più di uno spettacolo: è uno spazio in cui nascono domande, si condividono emozioni e si costruisce comprensione reciproca. Il consenso e l’apprezzamento dimostrano la forza universale dell’arte e della cultura: superano confini, barriere e differenze, costruendo ponti tra persone e realtà diverse. Crediamo che “Bayt” rappresenti un’occasione importante di confronto e ci auguriamo di registrare una grande partecipazione anche per le prossime repliche. Grazie anche a chi spende meravigliose parole per il nostro lavoro, riuscendo a coglierne il valore più profondo».
Sul lavoro è arrivata un’accurata recensione del critico cinematografico Danilo Amione e una riflessione dell’assessora alle Pari Opportunità e ai Servizi sociali, Elvira Adamo. La 20ª edizione di “Palchi Diversi” gode del patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Ragusa e di Enjoy Barocco.
Per informazioni e prenotazioni, anche via WhatsApp: 3282553313, 3393130315, 3291421719, 3384920769; email: info@compagniagodot.it. Prenotazioni e prevendita online su www.compagniagodot.it o presso la Maison GoDoT, in via G. Carducci 265, Ragusa. Prevendita anche da Beddamatri, in via M. Coffa 12, Ragusa. Sono accettate la Carta del Docente e la Carta della Cultura e del Merito. Attiva una convenzione per gli studenti iscritti all’Università di Catania.