Cultura
Ragusa, applausi a scena aperta per il concerto dell'Heraldic trumpet ensemble
L'appuntamento ospitato a San Pier Giuliano Eymard ha chiuso il XXX festival organistico internazionale di Ibla
Il concerto dell'Heraldic trumpet ensemble
Si è chiuso con ampia partecipazione e sincero entusiasmo il concerto andato in scena lunedì scorso nell’ambito del Festival organistico internazionale di Ibla – Città di Ragusa, confermando ancora una volta la centralità di questo appuntamento nel panorama culturale cittadino.
L’ottima risposta del pubblico ha ribadito il valore della musica quale linguaggio universale capace di unire, emozionare e arricchire.
Nella suggestiva chiesa di San Pier Giuliano Eymard, apprezzata per l’eccellente acustica e il fascino architettonico, con protagonista l’organo Bartolomeo Formentelli del 1970, si è esibito l’Heraldic Trumpet Ensemble. Gli spettatori hanno potuto vivere un autentico viaggio nella storia della musica grazie all’esecuzione di pagine di Siebold, Mouret, Bach, Flechter e Handel.
L’orchestra di trombe, organo e timpani, fondata dal maestro Carmelo Fede, si è distinta per l’energia interpretativa e per un repertorio che abbraccia dal barocco al contemporaneo, con particolare attenzione alle musiche solenni e celebrative.
Il direttore del festival, maestro Marco D’Avola, ha rivolto un sentito ringraziamento ai sostenitori, agli sponsor e alle istituzioni che hanno reso possibile la manifestazione: il Libero Consorzio Comunale con la presidente Maria Rita Schembari, il Comune di Ragusa con il sindaco Peppe Cassì, e la Diocesi di Ragusa con il vescovo, mons. Giuseppe La Placa.
Un ringraziamento speciale è stato indirizzato anche ai parroci ospitanti che, con disponibilità e accoglienza, hanno aperto le porte delle loro chiese, contribuendo a rendere l’atmosfera ancora più suggestiva.
Sotto la guida appassionata e competente di D’Avola, la direzione artistica ha garantito un programma di altissimo profilo, capace di coinvolgere ed emozionare anche i palati più esigenti. La qualità delle esecuzioni, la varietà del cartellone e la presenza di musicisti di grande talento hanno conferito a questa edizione un respiro internazionale, valorizzando il patrimonio organistico e promuovendo la grande musica presso un pubblico sempre più ampio.