"Il peso delle emozioni": ecco l'arte secondo Stefano Bombardieri

Gioca con lo spettatore l'arte di Stefano Bombardieri. Volumi giganti, rinoceronti, elefanti, balene, gorilla, coleotteri tutti di grandi dimensioni, sospesi, tenuti in aria solo per una fune o schiacciati, intrappolati. Gioca a partire dal titolo "Il peso delle emozioni" la mosta dell'artista fino al 10 gennaio nella Galleria Arionte dentro Palazzo Valle a Catania: la locandina è un'opera in cui un bambino tiene in alto con una fune un grande pachiderma. Una mostra dove il "peso" è  metafora emotiviva, esistenziale, filosofica.

Nell’universo artistico di Stefano Bombardieri animalesco e umano convivono e si intrecciano parlando l’uno dell’altro con opere fuori misura, voluminose, giganti che già per le loro dimensioni catturano l'attenzione. Simboli del "peso" dei nostri sentimenti, delle nostre paure, dei nostri pensieri, ma anche dell'ambiente minacciato - come il rinoceronte schiacciato dai barili di petrolio - del nostro rapporto con gli animali, dello sguardo puro dei bambini.

Animali imponenti, sospesi nel vuoto in un equilibrio impossibile, irreale, diventano metafora di fragilità, di paure, di tensioni che vivono nell'animo umano. “La mostra  offre un approfondimento significativo della poetica di Stefano Bombardieri, presentando un corpus di opere scultoree che indagano il rapporto tra monumentalità e percezione emotiva”, spiega Giacomo Fanale, curatore della mostra. L’esposizione raccoglie una selezione di opere scultoree emblematiche della poetica dell’artista, da anni impegnato in una ricerca sul tema del peso, della sospensione e dei paradossi percettivi. La scelta curatoriale colloca il concetto di peso come asse portante dell’intero percorso espositivo: un peso che supera la dimensione fisica per trasformarsi in metafora esistenziale, emotiva, psicologica.