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Cultura

Le sculture di Cimbali installate nel cuore di Vittoria creano grandi emozioni

Il lavoro chiamato "Guerra, sacra, in famiglia" è stato inaugurato alla presenza del sindaco Aiello

Redazione Ragusa

23 Dicembre 2025, 10:03

Le sculture di Cimbali installate nel cuore di Vittoria creano grandi emozioni

Un momento dell'inaugurazione di sabato scorso

Sabato scorso piazza del Popolo, a Vittoria, si è trasformata in un palcoscenico di emozioni e pensiero con l’inaugurazione della nuova installazione di Sergio Cimbali, “Guerra, sacra, in famiglia”.

All’evento hanno preso parte l’artista, il sindaco Francesco Aiello con l’assessore Francesca Corbino, il curatore Amedeo Fusco insieme al prof. Arturo Barbante, oltre a un pubblico numeroso, attratto dal desiderio di condividere un momento di autentica cultura e di rinnovata appartenenza civica.

L’opera, composta da tre sculture in cemento armato“Che cosa stai facendo?”, “L’impotenza” e “Definisci bambino” — sarà visitabile fino al 6 gennaio e rientra nel programma di iniziative che animano il centro cittadino durante le festività, offrendo un confronto diretto con il linguaggio dell’arte contemporanea nel cuore della città.

L’atmosfera dell’inaugurazione è stata intensificata dalle parole del curatore Fusco, che ha guidato i presenti in un itinerario di significati: “Le tre opere dialogano tra loro, sono un richiamo alla fragilità e alla forza dei legami familiari così come alla sacralità che il Natale porta con sé. Ma sono anche un invito esplicito a riflettere sul concetto di guerra, sulle ferite che attraversano le nostre storie personali e collettive”.

A svelare le installazioni è stato lo stesso Cimbali, insieme ad Annalisa Cavallo, mentre tutt’intorno venivano accesi dei lumini, a rendere l’insieme ancora più suggestivo. La scopertura è stata accompagnata da un brano dalle parole toccanti, che ha contribuito a un coinvolgimento emotivo condiviso.

Fusco ha inoltre sottolineato come l’installazione, pur radicandosi nella tradizione natalizia, si apra a una lettura universale: “In un tempo in cui la pace sembra un miraggio, l’arte può e deve farsi voce di responsabilità. Queste forme solide, eppure vulnerabili, ci ricordano che la convivenza, dentro e fuori la famiglia, non è mai scontata e richiede impegno, ascolto, memoria”.

Nel suo intervento, il sindaco Aiello ha espresso orgoglio per un’iniziativa capace di valorizzare la scena culturale locale e stimolare la riflessione, invitando cittadini e visitatori a lasciarsi attraversare dalla forza evocativa dell’opera.

“Guerra, sacra, in famiglia” resterà esposta in piazza del Popolo fino all’Epifania, pronta ad accogliere chi vorrà fermarsi a osservare, pensare, sentire: una testimonianza concreta di come il linguaggio artistico sappia ancora unire, interrogare e nutrire la comunità, in un abbraccio che profuma di festa ma anche di consapevolezza e responsabilità.