23 dicembre 2025 - Aggiornato alle 20:15
×

arte

Addio al pittore Enzo Indaco, guidò l’Accademia di Catania

Nato a Paternò, aveva 85 anni. Figura di riferimento per la vita culturale e istituzionale delle Belle arti di cui era stato direttore e presidente

23 Dicembre 2025, 17:06

Addio al pittore Enzo Indaco, guidò l’Accademia di Catania

L’arte catanese perde uno dei suoi massimi esponenti, noto anche a livello internazionale. All’età di 85 anni, si è improvvisamente spento ieri, nella sua casa a Valverde, circondato dall’affetto dei suoi cari, il maestro Enzo Indaco.

Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, dal 1998 al 2006 e successivamente presidente della stessa Accademia, dal 2006 al 2012, Enzo Indaco era nato a Paternò, città che profondamente amava e che nel 2017, nel tributargli il grande valore che possedeva, gli ha consegnato il riconoscimento di «cittadino benemerito». Le sue opere sono state ospitate in mostre in giro per l’Italia e all’estero.

A Paternò aveva voluto organizzare le sue ultime mostre, dedicate alla sua passione più grande: l’Etna, con la quale il maestro diceva di avere un «rapporto fisico e metafisico». «Circumnavigazione dell’Etna tra riti e miti», una personale con 15 opere dell’artista, ospitata nell’ex Chiesa di San Francesco alla collina a Paternò, tra il maggio e il luglio del 2017 e «Nel ventre dell’Etna», ospitata alla Galleria d’Arte Moderna di Paternò, dal dicembre del 2019 al gennaio del 2020.

Con «Circumnavigazione dell’Etna», il maestro Indaco ha voluto rendere omaggio ai territori che si sviluppano attorno al vulcano: non solo la sua Paternò, ma anche Adrano, Randazzo, Bronte e Linguaglossa; mentre «Nel ventre dell’Etna» è la forza della natura a vincere, esprimendosi soprattutto nel contrasto di colori, tra il rosso della lava e il nero della pietra vulcanica; nelle pennellate quel vigore esplosivo che solo la natura possiede.

I suoi dipinti erano per lui quello che lui stesso ha definito come «la mia dimensione esistenziale». Sempre a Paternò aveva in mente di portare a termine un altro grande progetto, realizzare una pinacoteca a cui donare parte delle sue opere; un omaggio alla sua città a cui era profondamente e orgogliosamente legato. Un’idea, questa, nata diversi anni fa, frutto di un progetto che Indaco aveva cominciato ad ideare insieme all’avvocato e già deputato, Nino Lombardo. Un modo per rilanciare la stessa Galleria d’Arte Moderna che l’avvocato Lombardo aveva fortemente voluto negli anni ’80. Un progetto rimasto in sospeso e fermatosi proprio con la morte di Lombardo.

Un uomo dal grande estro, il maestro Indaco che amava la libertà, in tutte le sue forme. L’Accademia di Belle Arti di Catania, nel ricordarlo, sul sito dell’Ente scrive come il maestro Indaco ha sostenuto «i processi di rinnovamento dell’offerta formativa, il potenziamento dell’organizzazione interna e il riconoscimento dell’Accademia come presidio pubblico della cultura e della formazione artistica». Un grande dolore per il mondo dell’arte, per i familiari, in testa i figli: Mariella, Flavia, Ilenia, Luca e Gabriele. «Dipingi gli arcobaleni in cielo per noi. Ciao papà», ha scritto su Facebook la figlia Flavia. I funerali verranno celebrati oggi alle ore 15.30 presso la Chiesa Madre di Valverde.