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il lutto

È morto Perry Bamonte dei The Cure: era l'anima sonora degli anni '90

Lo storico chitarrista e tastierista della band inglese aveva 65 anni ed era malato da qualche tempo: il ruolo chiave negli anni '90 (Wish, Wild Mood Swings), il ritorno nel 2011 e l'ondata di tributi mentre la famiglia chiede privacy

Redazione La Sicilia

26 Dicembre 2025, 21:01

È morto Perry Bamonte dei The Cure: era l'anima sonora degli anni '90

Il mondo del rock è in lutto per la scomparsa di Perry Archangelo Bamonte, storico chitarrista e tastierista dei The Cure, morto a 65 anni.

L’annuncio è stato pubblicato sul sito ufficiale della formazione guidata da Robert Smith durante le festività natalizie: il musicista si è spento nella sua abitazione dopo una breve malattia.

«È con enorme tristezza che annunciamo la morte del nostro grande amico e compagno di band Perry Bamonte, che è venuto a mancare a casa dopo una breve malattia», recita il comunicato.

«Silenzioso, intenso, intuitivo, costante ed estremamente creativo, Teddy – come era noto tra gli intimi – è stato una parte vitale della storia dei Cure. I nostri pensieri e le nostre condoglianze vanno alla sua famiglia. Ci mancherà molto».

Entrato nei Cure nel 1990, Bamonte divenne un perno della line-up negli anni Novanta. Ha contribuito a titoli fondamentali come Wish (1992), che contiene l’hit “Friday I’m in Love”, e Wild Mood Swings (1996), imprimendo con le sue chitarre rarefatte e i sintetizzatori un timbro gotico e onirico che ha segnato l’evoluzione post-punk del gruppo.

Nato a Londra da famiglia di origini italiane – il padre era italo-americano – era apprezzato per la dedizione sobria sul palco: spesso defilato rispetto a Smith, ma decisivo nel costruire l’atmosfera ipnotica dei concerti.

La sua esperienza con i Cure si interruppe nel 1998, per poi riprendere nel 2011 con reunion e tour di grande successo, inclusi appuntamenti nei festival estivi europei.

Amatissimo dai fan per la fedeltà al suono originario della compagine, Bamonte aveva collaborato anche con artisti come PJ Harvey e portato avanti progetti solisti, scegliendo sempre un profilo discreto, lontano dai riflettori.

La notizia, giunta in pieno periodo festivo, ha scatenato un ondata di tributi sui social. Robert Smith, icona della darkwave, non ha ancora diffuso dichiarazioni personali, ma il messaggio del gruppo lascia trasparire un dolore profondo.

I Cure, con oltre quarant’anni di carriera e album capitale come Disintegration, perdono un altro tassello della loro storia, dopo le uscite di scena di membri storici come Lol Tolhurst.

La famiglia ha chiesto riservatezza in questo momento di lutto. Non sono stati resi noti i dettagli sulla malattia; la brevità del decorso fa pensare a una lotta rapida e silenziosa, in linea con l’indole riservata di Bamonte.