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Attualità

Ragusa ricorda Riccardo Roccella con un volume a "21 Lettere"

La pubblicazione ideata da Gianstefano Passalacqua è stata presentata alla Camera di commercio

Laura Curella

27 Dicembre 2025, 07:05

Ragusa ricorda Riccardo Roccella con un volume a "21 Lettere"

La presentazione del libro: parla la figlia Roberta Roccella

"21 lettere per Riccardo": a circa un anno dalla scomparsa, la famiglia e gli amici si sono ritrovati alla Camera di Commercio per celebrare Riccardo Roccella. Il volume, ideato da Gianstefano Passalacqua e scritto con Roberta Roccella, è stato donato a familiari, amici e alle persone che hanno incrociato il suo cammino nella vita associativa, culturale, politica e sociale della città.
Il sindaco Peppe Cassì ha ricordato una persona animata da uno straordinario spirito di iniziativa, capace di partecipare con passione a numerose realtà associative. In un messaggio, Nello Dipasquale ha sottolineato la passione di Riccardo per il mare e "per le cose semplici che caratterizzavano la sua vita quotidiana".

La presidente del Lions, Carmen Occhipinti, ha ricordato "la generosità di Riccardo, discreta ma costante, in una vita dedicata al bene della città". "Questo libro nasce da un’idea chiara - ha spiegato Gianstefano Passalacqua - i veri autori sono Riccardo e Roberta, mentre io ho curato la struttura del progetto, basata sulle 21 lettere dell’alfabeto, in un percorso completo tra pensieri, scritti e testimonianze. Io e Riccardo ci siamo sempre dati del 'lei', dal primo all’ultimo giorno ma nonostante la differenza generazionale, la condivisione dei valori, della visione della vita e della voglia di fare cose insieme abbatteva qualsiasi barriera. Riccardo era una persona straordinaria: una delle sue parole preferite era 'amico', perché c'era davvero, con generosità, attenzione e passione. Sapeva coinvolgere senza imporre, ottenere consenso partendo dal sorriso e dall’ascolto. La vita, per lui, era un gioco serio, fondato su responsabilità e coerenza: ogni “sì” era un impegno condiviso, e a quell’impegno chiedeva fedeltà, sempre con rispetto e umanità. In questo rapporto fatto di confronto continuo, ci siamo ispirati a vicenda. Perché un’amicizia vera è sempre dialogo, scambio, crescita reciproca: non è mai un percorso a senso unico, ma un cammino condiviso, nel quale si dà e si riceve allo stesso tempo".

A chiudere l’evento la figlia Roberta. "Oggi non si piange – ha detto emozionata – è un giorno di festa, nel quale riflettere su quanto il cambiamento sia spaventoso ma necessario, sui segni che non si cancellano, sui lividi che passano e sui vuoti che non si possono riempire. Bisogna far propria l'idea che niente sarà come prima ma che, nonostante tutto, c'è ancora tempo per non sprecarne altro".