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Carnevale di Acireale 2026, svelato il calendario delle attività: 18 giorni di festa
Il cuore pulsante dell’evento saranno i nove giorni di sfilate. Accanto all’arte effimera dei maestri carristi, il cartellone offre musica live, dj set e format di tendenza come il Chit Hit Festival
Acireale scalda i motori per l’edizione 2026 del suo storico Carnevale, l'evento che più di ogni altro definisce l'identità della città barocca e si impone come punto di riferimento nel panorama nazionale e mediterraneo. Ieri mattina, nella sala consiliare del Palazzo di Città, è stato presentato il programma ufficiale della manifestazione che, dal 31 gennaio al 17 febbraio, trasformerà il centro storico in un immenso palcoscenico a cielo aperto.
Il cuore pulsante dell’evento saranno i nove giorni di sfilate (31 gennaio, 1, 6, 7, 8, 14, 15, 16 e 17 febbraio), durante i quali i giganti in cartapesta si contenderanno lo sguardo di migliaia di visitatori. Ma l’edizione 2026 promette di essere trasversale: accanto all’arte effimera dei maestri carristi, il cartellone offre musica live, dj set e format di tendenza come il Chit Hit Festival. Tra i momenti più attesi, gli show di Vinny&A-Clark e l’animazione del Carnival Circus alla Villa Belvedere, pensato per i più piccoli.
La grande novità di quest'anno è il progetto musicale “Lavica Coriandoli”. Prodotto da ElektraPop Records e scritto da Emanuele Caponetto con le musiche di Joseph Brittanni, il brano è un omaggio alla maschera ufficiale della città. A interpretarlo sarà la popstar internazionale Haiducii, che canterà dal vivo durante la kermesse. «Un racconto contemporaneo che affonda le radici nella nostra storia» ha commentato il presidente della Fondazione, Giuseppe Sardo, sottolineando come la musica diventi un potente veicolo di promozione territoriale.
Il sindaco Roberto Barbagallo ha ribadito la centralità delle maestranze locali: «Vogliamo mettere al centro i nostri artigiani della cartapesta; per questo le sfilate continueranno anche di notte, valorizzando il loro immenso lavoro». Ma lo sguardo dell’Amministrazione è rivolto anche al futuro e alle infrastrutture. Su questo punto è intervenuto il deputato regionale Nicola D’Agostino, lanciando una sfida ambiziosa: «Servono spazi nuovi e più ampi per questi carri monumentali. L'obiettivo è creare un’area artigianale che sia anche museale e formativa, con una scuola della cartapesta per tramandare questa nobile arte».
Dalla gastronomia de “I Sapori dell’Etna” al Museo del Carnevale, ogni angolo di Acireale sarà coinvolto. La conferenza, a cui hanno partecipato anche i componenti del Cda della Fondazione (Dario Liotta, Donata Cottone, Giuseppe Marino e Rosario Cavallaro), ha confermato la solidità di un'organizzazione che punta su sicurezza e fruibilità, grazie a una mappa del circuito studiata per ottimizzare i flussi di pubblico.