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Al Castello Ursino la mostra di 140 dipinti di Marc Chagall dell’Israel Museum

Al Castello Ursino la mostra di 140 dipinti di Marc Chagall dell’Israel Museum

L’esposizione rimarrà aperta fino al prossimo 14 febbraio

Di Redazione |

Catania ospita (fino al prossimo 14 febbraio) per la prima volta la collezione Marc Chagall, costituita da 140 dipinti, provenienti dall’Israel Museum di Gerusalemme. La mostra, con il titolo «Chagall Love and Life», sarà allestita al Castello Ursino dove il pubblico potrà ammirare il linguaggio pittorico di un Maestro che ha attraversato Novecento rimanendo fedele a se stesso, attraversando guerre, catastrofi, rivoluzioni politiche e tecnologiche. La mostra, reduce dal recente successo al Chiostro del Bramante di Roma, offre disegni, olii, gouache, litografie, acqueforti e acquerelli. L’allestimento, curato da Ronit Sorek, e prodotta da Arthemisia Group, racconta la poetica dell’artista di origini ebree, la cui arte è stata influenzata dall’amore per la moglie Bella e dal dolore per la sua morte prematura avvenuta nel 1944. Nell’esposizione viene ripercorsa la sua arte in quanto commistione delle maggiori tradizioni occidentali europee, dall’originaria cultura ebraica a quella russa, all’incontro con la pittura francese delle avanguardie. Le otto sezioni tematiche della mostra disegnano una mappa artistica e spirituale complessa, che raccoglie in particolare lavori grafici e ripercorre i temi fondamentali della produzione di Chagall: dalle radici nella nativa Vitebsk (Bielorussia), descritta con amore e nostalgia nella serie «Ma vie» (My Life), all’incontro con l’amata moglie Bella Rosenfeld, della quale illustrò i libri «Burning Lights» e «First Encounter», pubblicati dopo la sua morte.

Un’intera sezione è dedicata alle illustrazioni della Bibbia, con temi che esercitarono sempre un grande fascino su di lui e che rivelano un’interpretazione straordinariamente umanista delle Scritture, come il ciclo d’incontri storici tra l’uomo e Dio, interpretazione dell’Antico Testamento. Oltre alla varietà di temi, molto più ampia rispetto alla maggior parte dei suoi contemporanei, molti furono i campi nei quali Chagall espresse la sua arte, quali la pittura, la scultura, il mosaico, la scenografia, la scrittura e l’incisione. Nella terza sala una gigantografia riproduce anche l’ambiente della celebre stamperia Mourlot di Parigi con i suoi antichi torchi dove lavorava Chagall, stamperia frequentata anche da Picasso, Matisse, Braque e Giacometti. La rassegna mette soprattutto in luce il rapporto tra arte e letteratura. Oltre ad aver corredato di immagini i libri dell’amata sposa, ha illustrato la Bibbia con ‘L’angelo cadutò, gouache del 1924, ha lavorato sull’iconografia cristiana con il dipinto «Crocifissione», gouache del 1944, ha rappresentato «Le anime morte» (dello scrittore Gogol), di cui sono in mostra il frontespizio e 15 delle 96 tavole del 1948, inoltre disegnò le illustrazioni delle favole di La Fontaine, di cui sono in mostra 18 tavole tra acquerelli, acqueforti e gouache. Chagall celebrò l’amore come dono divino ne «Gli amanti» (dipinto ad olio, 1937), «Coppia di amanti e fiori» (1949), «Coppia di amanti con gallò» (1951), «Gli amantì» (gouache del 1954-55), ritrasse la famiglia e gli amici in «Ritratto del Dottor I. A. Eliashev» e quello di Ala Eliashev, entrambi in grafite su carta del (1919), e se stesso in «Autoritratto con sorriso» e «Autoritratto con smorfia», entrambi in acquaforte (1924-25).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA