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Siracusa, la metapiù accessibiledell’isola con boomdi presenze speciali

Siracusa, la meta lpiù accessibile dell’isola con boom di presenze speciali

Ecco l'elenco dei musei senza barriere in Sicilia

Di Isabella Di Bartolo |

La provincia di Siracusa è la più accessibile dell’Isola. Lo confermano i dati registrati dall’associazione regionale “Sicilia turismo per tutti” che traccia luci e ombre del turismo dedicato a visitatori con esigenze speciali. «In Sicilia è molto difficile trovare informazioni affidabili riguardo strutture ricettive, musei, siti archeologici, naturalistici e itinerari che consentano ai turisti con disabilità di programmarsi una vacanza, un viaggio o semplicemente un weekend adeguato alle proprie esigenze – dice Bernadette Lo Bianco, presidente dell’associazione regionale – L’accessibilità totale, in Sicilia come in ogni altro posto, non esiste. Ad ogni modo, in questi ultimi anni, grazie alla nostra volontà e alla sinergia con le amministrazioni locali (Siracusa, Noto, Messina, Ragusa, Palermo, Catania, Enna, Piazza Armerina, Aidone, Caltagirone, Gela, Trapani) e le associazioni di categoria (Ente Sordi, Unione Ciechi, MAC, AISM, associazione MOVIS di Vittoria, Kikki Village struttura di eccellenza siciliana accessibile a Tutti e certificata, associazione Spazio Libero onlus Salemi eccetera), sono stati fatti grandi passi avanti al fine di rendere fruibili a “tutti” quanto più possibile i vari luoghi di interesse turistico e culturale». 

 L’ELENCO DEI MUSEI SENZA BARRIERE IN SICILIA

Siracusa è una delle mete più accessibili dell’Isola grazie a una serie di iniziative come il progetto “Siracusa e Noto anche in Lingua dei Segni”, premiato come best practices a livello europeo. Sono totalmente accessibili, ad esempio, il Parco Archeologico della Neapolis e, in particolare, l’Anfiteatro Romano i cui lavori di restauro appena terminati si sono ispirati ai più avanzati criteri di accessibilità sia motoria che sensoriale, e il Teatro Greco con le rappresentazioni classiche tradotte anche nella Lingua dei Segni.  «A ciò si aggiunga che le visite guidate a Siracusa e Noto a tutti i principali monumenti e siti di interesse turistico possono essere effettuate con l’ausilio di un interprete in Lis – dice Lo Bianco -. Inoltre, una volta al mese, viene celebrata presso il Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa la Messa per le persone sorde grazie all’intervento di un interprete della Lingua dei Segni. Fino a pochi anni fa, infatti, prima che iniziassi questo percorso, purtroppo gli operatori del settore non avevano consapevolezza delle potenzialità del turismo accessibile e, di conseguenza, non prestavano molta attenzione al grado di accessibilità dei servizi offerti. Dopo aver incontrato le diverse province siciliane e aver fatto capire che il turismo per tutti è pur sempre turismo e che anche le persone con esigenze specifiche hanno il diritto di viaggiare come chiunque altro, finalmente gli operatori del settore si sono avvicinati a questo target di mercato».  

Sicuramente un elemento che ha spinto la crescita di questo turismo è stato il boom di presenze “speciali”. «Il turismo accessibile è un’opportunità che deve essere abbracciata da tutto il settore ed attuata dalle politiche nazionali del turismo e dello sviluppo strategico – dice Lo Bianco – I servizi turistici accessibili sono servizi migliori per tutti i viaggiatori e contribuiscono a migliorare la reputazione e la visibilità di una destinazione. Il movimento del turismo accessibile in questi anni è cresciuto ed ha sempre più bisogno di professionalità con conoscenze ed esperienze consolidate che siano in gradi di far emergere tutte le potenzialità di un mercato che tocca, come dice la doxa, il 16,4% delle famigli italiane». Il turismo accessibile riguarda 140 milioni di persone in Europa e 12 milioni in Italia e si stima possa incrementare i fatturati turistici fino al 20%. Per quanto riguarda i dati più strettamente connessi alla domanda di turismo accessibile in Italia, le persone disabili interessate a viaggiare sono oltre 3 milioni e mezzo, secondo il Primo Libro Bianco sul turismo per tutti in Italia 2013. Un numero che raddoppia, se si considerano gli accompagnatori e da solo spiega come anche il turismo accessibile costituisca una nicchia di tutto rispetto sulla quale sarebbe opportuno investire con maggiore incisività.  

«In conclusione, l’obiettivo è quello di promuovere la cultura dell’accoglienza accessibile, intesa come modalità concreta per lavorare non solo sulla natura quantitativa e qualitativa dell’offerta ma, anche, sulla qualità della relazione con il potenziale turista – spiega la presidente dell’associazione regionale – Al fine di diffondere in maniera quanto più capillare possibile tutte le informazioni sull’accessibilità dei siti, l’associazione Sicilia Turismo per Tutti sta fattivamente contribuendo a creare una rete tra le associazioni di categoria e gli operatori di settore dei territori di Ragusa, Vittoria, Trapani e Palermo con i Comuni di Siracusa, di Messina, il distretto turistico Dea di Morgantina (comprendente i comuni di Aidone, Centuripe, Enna, Leonforte, Piazza Armerina e Caltagirone), allo scopo di implementare i contenuti dei portali turistici “Siracusa Turismo”, “Le scalinate dell’Arte” (Messina) e “Distretto Dea di Morgantina”».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA